29 Novembre 2020 - 12:50 . Prati . Social

Bancarelle a Prati, i cittadini vogliono che spariscano: “Cola di Rienzo sembra un suq”

Bancarelle a Cola di Rienzo
Bancarelle a Cola di Rienzo

“Le bancarelle devono essere spostate in luoghi idonei e attrezzati. Roma non può diventare un suq”. Oppure: “Devono lavorare come tutti ed è giusto ne abbiano la possibilità”?

Dopo Municipio, Comune e i diretti interessati, a dire la loro sulla questione bancarelle a Prati tocca ai cittadini. Ieri, 24 novembre, abbiamo pubblicato un articolo sulla querelle tra l’assise municipale guidata dalla dem Sabrina Alfonsi e il consesso comunale con in testa Virginia Raggi (Cinquestelle). Entrambe le istituzioni, pur bisticciando, intendono delocalizzare le bancarelle che sorgono in zona Ottaviano/Cola di Rienzo.

Bancarelle a Cola di Rienzo

Secondo i banchisti “sarebbe la morte degli affari”. Ma cosa ne pensano i cittadini? Ecco le opinioni che abbiamo raccolto nella nostra pagina Facebook.

Molti lettori, come Andrea Morales, pensano che “Le bancarelle devono essere spostate in luoghi idonei e attrezzati. Roma non può diventare un suq. È una questione di decoro. Il bene comune prevale sempre sull’interesse del singolo”. Dello stesso tono è Andrea Favino: “Qual è il mio parere? Che se ne andassero da un’altra parte a vendere! Cola di Rienzo non merita di essere deturpata con le loro bancarelle”. Lucrezia Celestre non usa mezze misure e definisce le bancarelle “uno scempio”.

L’idea che va per la maggiore, quindi, è quella della delocalizzazione in quanto le bancarelle non sono compatibili con l’estetica di una delle più belle strade del quartiere. A spezzare una lancia a favore dei banchisti, è la sola Rosita Torre: “Devono lavorare come tutti ed è giusto ne abbiano la possibilità. Pagano poco di occupazione suolo pubblico? Gli uffici preposti dovrebbero occuparsene. Occupano troppo spazio? I vigili dovrebbero occuparsene e nel contempo controllare le licenze. I dipendenti comunali cosa fanno per dare ordine e legalità alle bancarelle? Sembrerebbe nulla!”.