24 Novembre 2020 - 8:40 . Prati . Cronaca

Bancarelle a Prati, scontro Municipio-Comune. Un banchista: “Se ci spostano, falliamo”

Bancarelle a Cola di Rienzo
Bancarelle a Cola di Rienzo

“Tutti quelli che sono stati delocalizzati sono morti commercialmente, vorrei che la sindaca ascoltasse le nostre proposte per decidere di conseguenza”. A parlare è uno dei banchisti di via Cola di Rienzo. Da giorni si ritrova, insieme ai colleghi, una ventina in zona, in mezzo all’incudine dell’opinione pubblica e al martello delle istituzioni che, pur bisticciando, sono concordi nel delocalizzarlo.

Il Comune (a trazione Cinquestelle) ha di recente accusato il Municipio (a guida Pd) di non aver ancora risolto la questione delle delocalizzazioni, il Municipio ha rimandato la palla (avvelenata) nel campo del Comune rispondendo che le proposte sono state inviate ma, una volta varcate Palazzo Senatorio, sono diventate lettera morta.

Bancarelle a Cola di Rienzo

Intanto, i cittadini considerano le bancarelle poco decorose per Prati. Ma cosa ne pensano i diretti interessati? “Abbiamo proposto alla prima cittadina – spiega un banchista di abbigliamenti in via Cola di Rienzo, italiano, sposato con figli, posizionato davanti a un noto marchio dello shopping – di abbellire le bancarelle, tramutarle in una sorta di gazebo con la scritta Roma Capitale. Sono qui da cinque anni, pago le tasse, il suolo pubblico, se mi spostano potrei fallire”.

Il riferimento è ai colleghi che già sono stati delocalizzati: “Da quando li hanno spostati sono commercialmente morti. Nonostante il periodo particolare, qui a Cola di Rienzo resiste un certo via vai di gente che ci permette di sopravvivere. Non mi compro le ville, ma ci sfamo la famiglia”.