11 Settembre 2021 - 7:11 . Africano . Social

Telecamere sui viali Libia ed Eritrea, i dubbi dei residenti

di Marco Barbaliscia 

Il mese di settembre si è aperto con importanti novità per i residenti del quartiere Africano. In questi giorni, infatti, sono state installate le telecamere per il controllo della corsia preferenziale su viale Libia e viale Eritrea. L’intervento si è reso necessario per tutelare il rispetto della viabilità e permettere di far funzionare il trasporto pubblico in maniera efficiente e veloce.

L’installazione delle telecamere, come sottolineato dal Consigliere comunale Andrea Rollin, “potrebbe portare alla rimozione dei cordoli e alla loro sostituzione con delle borchie meno invasive”. L’installazione – che non coincide con l’attivazione delle stesse – non è comunque passata inosservata ai lettori di Roma H24. Sulla pagina Facebook del Trieste-Salario hanno commentato numerosi, non nascondendo al contempo perplessità e dubbi.

viale Libia telecamere
Installazione telecamere sulla preferenziale a viale Libia

“Come la mettiamo quando a causa di qualcuno che sosta dove non deve si è costretti a invadere la corsia preferenziale, magari proprio nel punto in cui è piazzata la telecamera?”, chiede Luigi Elia. Un pensiero ripreso anche da Laura Scolastri: “Prenderemo tutti multe non meritate, per colpa di quelli che continueranno a fare come gli pare”.

Oltre agli indisciplinati, il problema si solleva anche in presenza di furgoni e camion addetti al carico e allo scarico delle merci. “Ogni giorno devo fare lo slalom per superare tutti i camion fermi in doppia fila! Sarebbe logico utilizzare dei parcheggi per il carico e scarico merci piuttosto che tenerli con striscia azzurra”, sottolinea Roberto Coderoni.

viale eritrea
corsia preferenziale Atac a viale Eritrea

Il problema non è passato inosservato agli addetti ai lavori. Valentina Caracciolo, presidente della Commissione Lavori Pubblici del II Municipio, ha già preso in esame la questione: “La soluzione è rispettare le regole. Può sembrare una considerazione puntigliosa, ma è un dato di fatto. I cordoli non si scavalcano e non si parcheggia in doppia fila”, dice a Roma H24.

Dalla ricerca della perfezione, si passa poi alla realtà quotidiana. La presidente sottolinea come la sosta abusiva sia un vero tallone d’Achille del quartiere: “In alcune strade troviamo seconde, o addirittura terze file di parcheggio, come a piazza Verbano”. La Caracciolo propone una soluzione: “Sarebbe necessario un presidio periodico da parte della Polizia Locale per dissuadere dalla sosta selvaggia”.

Un’idea pensata anche da una nostra lettrice, Roberta Cicconi, che sui social commentava: “Non possiamo difenderci dalle multe fatte da telecamere, andrebbero messi i vigili. Solo così il cittadino può dire qualcosa e, nello stesso tempo, la Municipale impedirebbe alle auto di sostare in doppia fila, risolvendo alla radice il problema”.

Al di là dei ragionevoli dubbi, l’installazione delle telecamere e dei cordoli trova diversi appoggi. Come Dario Rossi che sottolinea come “grazie a questi strumenti i bus vadano più veloci, e siano finite le strombazzate di clacson di chi rimaneva bloccato dalla doppia fila”. Un messaggio ripreso poi anche da Paola Pichini e Massimiliano Papaleo, che chiosano: “Bene così, più controlli possono portare ad un inizio di civiltà”.

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