26 Giugno 2020 - 8:40 . Trionfale . Social

“Mitica Sora Maria!”. La riapertura della grattacheccara scatena l’entusiasmo social

La Sora Maria
La Sora Maria

“Un mito… grandi in tutti i sensi!”. Domani, sabato 27 giugno, comincia ufficialmente l’estate del quartiere. Alle 16 riapre, in ritardo di circa un mese a causa dell’emergenza Coronavirus, La Sora Maria, la storica grattacheccara di via Trionfale 37. L’annuncio della pronipote di sora Maria (la donna frusinate che aprì il locale nel 1933), Giulia Lisert, 31 anni, ha scatenato l’entusiasmo del quartiere e, nella nostra pagina Facebook, a decine hanno voluto lasciare una risposta alla domanda: “E voi, che ricordi avete?”.

I commenti su Facebook dedicati a La Sora Maria

Roberto Muscente ricorda: “I miei avevano il bar di fronte al Mercato dei Fiori e quando la sora Maria mi vedeva arrivare da lontano mi preparava il suo famoso ‘boccale di birra’, amarena, tamarindo e arancia, con limone spremuto e tagliato dentro a pezzi, una fettina di cocco a pezzetti e due amarene… era meravigliosa!”. A Davide Caia tornano simpaticamente in mente gli anni dell’università e, tra le righe, lancia la sfida tra granita e grattachecca: “Ricordi di notti chiuso in casa (vivevo dove ora c’è Bonci) da studente universitario fuori sede impossibilitato a studiare a dormire per il caos. Anni di sauna e bagni turchi home made perché le finestre erano serrate! E poi da siciliano non potevo sopportare tale fenomeno…  daje La Sora Maria in bocca al lupo! Tutta la mia solidarietà va anche ai residenti nei paraggi”. Dall’università di Caia al liceo di Antonella Proietti, i ricordi sono sempre vivi: “Tutti i pomeriggi di studio del liceo, dalla mia amica che abita a lì vicino”. Anche Carola Fiorillo torna agli anni della scuola: “Era tappa fissa il sabato dopo la scuola… che ricordi”.

Non manca qualche nota polemica, legata soprattutto al continuo andirivieni che si crea intorno al chiosco. Cinzia Laganà posta: “Se solo facessero la finestrella dall’altro lato del chiosco, non costringerebbero la gente a fare la fila in mezzo alla strada tra le macchine che passano! È una cosa che mi ha sempre dato fastidio considerando che a fare la fila ci sono anche ragazzini alle loro prime uscite da soli e quindi poco attenti”. Maddalena Mancino si accoda: “A me, abitando nel quartiere, da molto fastidio tutti quei bicchieri con cannucce che lasciano ovunque!”.

L’umore comune è, tuttavia, il ritorno a una piacevole abitudine del quartiere, dal 1933. Francesca Chianella racchiude centinaia di pensieri in poche, semplici parole: “Mancava….fa parte di tutti noi”.