25 Febbraio 2021 - 12:45 . Prati Fiscali . Social
Ciclabile Jonio, la protesta dei commercianti scatena i social tra favorevoli e contrari
La clamorosa protesta del commerciante di piazzale Jonio contro la ciclabile transitoria che collega via dei Prati Fiscali a Talenti ha di sicuro interessato i nostri lettori, che nella giornata di ieri hanno commentato sulla nostra pagina Facebook quanto accaduto.
Tony Blossom critica le modalità di realizzazione delle ciclabili: “Se questa che è una bike lane fosse fatta per bene – sostiene – non darebbe fastidio a nessuno. Ma siccome deve avere la presunzione elettorale di essere una ciclabile ecco che mischia criteri, direzioni e flussi, specie nell’attraversamento delle piazze, che sono folli. Non vi schierate ideologicamente. É fatta male. Per questo danneggia i più esposti, chi sulla strada ci lavora e chi deve transitare”. Gli risponde Dario Sorce: “L’unico schierato secondo me sei tu, se non capisci che a Roma, che è una città complessa e non pensata per le ciclabili, sei obbligato se le vuoi realizzare a trovare dei compromessi“. Interviene Andrea Brunasso, che cerca di fare chiarezza: “Penso che il discorso sia più tecnico – specifica – . In pratica esistono le bike lane che devono essere fatte in un determinato modo e le piste ciclabili in un altro. Qui è stato fatto un fritto misto. Da quel che avevo letto io si parlava di piste ciclabili, invece, non si capisce il perché, hanno fatto questa cosa. Il dubbio, lecito, è che si sia voluto fare di fretta e furia per attrarre consenso a fini elettorali“.
Giulia Amoruso è breve ma esaustiva nell’esporre la sua posizione: “Un paese in mano ai commercianti! Ma chi se ne frega! Le ciclabili ci devono essere. Punto“. Abbastanza chiaro. Come il concetto espresso da Paolo Castiglia: “In che modo una ciclabile ostacolerebbe il lavoro di un commerciante? – si chiede – L’unica cosa che mi viene in mente è che il cliente non potrà più fermarsi in doppia fila“. Stefano Lotti non capisce il perché si faccia distinzione tra automobilisti e ciclisti quando si parla di clienti: “Lascia seriamente perplessi che una pista ciclabile possa essere un problema per i commercianti. I ciclisti non comprano mentre chi sta in auto si? In base a quale logica?”. Fefè Votto se la prende chiaramente con i commercianti: “Negozi vecchi, mai aggiornati fermi agli anni ’90. Non vendono e la colpa è della ciclabile? Ma dai!”.
Andrea Grilli è il gestore della trattoria che Roma H24 ha intervistato ieri e interviene sotto al nostro articolo: “Non esistono false ragioni o scuse – esordisce – esiste la verità oggettiva che solo chi ha un attività commerciale può comprendere. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e noi stiamo chiedendo di poter lavorare senza mendicare il reddito di cittadinanza, pagare le tasse contribuendo a garantire la pensione e lo stipendio dei dipendenti pubblici”. “Non abbiamo detto no alla pista ciclabile – aggiunge Grilli – abbiamo chiesto che ci sia la possibilità di poter parcheggiare per agevolare i nostri clienti e non solo visto che ci abitano una miriade di persone che abitano in quel tratto”.
Infine Marco Ferrari: “I commercianti in quella zona sono molto, troppo vicini a Porta di Roma (il centro commerciale, ndr), l’unica cosa che li salverebbe è tornare alla vita e al negozio di quartiere, cosa che appunto le piste ciclabili favoriscono. Una bici in più nel quartiere potrebbe voler dire una macchina in meno, significa anche un parcheggio libero in più in zona per chi arriva con la macchina da più lontano. Altrimenti possiamo togliere anche i marciapiedi tanto vengono tutti in macchina a parcheggiare davanti al negozio in seconda o terza fila, vero?”.