Nonostante la paura del Coronavirus, da questa estate, in maniera graduale, sono tornati ad aprire i cinema di quartiere. A Prati è l’Eden la sala per antonomasia. E a raccontarci questo periodo è stato il direttore, Ermanno Nastri: “E’ stata una riapertura sottotono, ma almeno siamo tornati – racconta a RomaH24 -. se ci confrontiamo con i dati degli anni passati. Veniamo da sei mesi di chiusura, una cosa che non era mai successa prima. Devono ancora uscire i film invernali ma abbiamo ripreso con un buon ritmo, anche se i timori rimangono”.

Certo è che è stato molto complicato riaprire i battenti ,viste anche le stringenti norme per le sale: “Da decreto si poteva riaprire dal 12 giugno, ma in tutta Roma hanno riaperto solo 3 sale. Ma il vero problema è che la riapertura c’è stata proprio nel momento in cui, di solito, escono meno film. Se poi ci mettiamo che tante produzioni si sono fermate, non solo italiane ma anche straniere, soprattutto quelle americane, il gioco è fatto. Ci siamo trovato in una situazione in cui si poteva riaprire, ma in realtà ci siamo dovuti adattare, riproponendo film vecchi, o quelli che dovevano uscire tra marzo e maggio e che non avevano potuto uscire”.

Il Festival di Venezia però ha dato una grossa mano: “Sono usciti film nuovi e qualche distributore ha deciso di uscire subito – ammette Nastri -. E così almeno l’80% delle sale in città ha riaperto”. Ma i problemi rimangono: “Giorno per giorno mi accorgo che molte persone hanno paura a venire al chiuso in sala. Ed è la paura di tutti coloro che vivono di cinema. E le domande del pubblico che passa qui davanti all’Eden sono proprio queste: ‘Ma come funziona adesso con il Covid?’. Anche perché le informazioni date non sono mai state chiare”.

Certo è che i numeri sono inferiori: “Siamo al 60-70% di incassi in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – dice Nastri, da sette anni direttore della multisala di piazza Cola di Rienzo e protagonista del volume Typimedia “Prati in 100 personaggi (+1)” -. Sono cifre che fanno paura ma la situazione attuale è questa”.

Di sicuro però in tutto questo periodo non è mancato l’affetto di chi l’Eden lo frequenta da sempre: “Abbiamo sistemato la sala e abbiamo approfittato del lockdown per fare delle migliorie e adeguare tutto al momento. E in quei giorni davanti al cinema sono stati tanti i commenti positivi. C’era molta curiosità ma soprattutto voglia di tornare al cinema. E questo è bello, perché la fame di arte fa bene. La voglia di cinema è superiore alla paura del Covid. Non credo che si arriverà comunque di nuovo un lockdown, i numeri sono nettamente inferiori rispetto ai nostri vicini o ad altri Paesi europei. Ma se dovesse accadere sarebbe un dramma”.

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