“Negli anni ’90 c’è stato un delitto: la distruzione del Servizio giardini che era il vanto della città”. Il giornalista, saggista ed ex direttore de Il Messaggero, Vittorio Emiliani, individua un momento preciso delle responsabilità che hanno portato all’emergenza del verde a Roma, con centinaia di alberi caduti negli ultimi mesi.

Nel corso dell’incontro organizzato nel salone della chiesa Valdese da parte di Prati in Azione! e La Repubblica, che ha riunito tutti i comitati e associazioni che si occupano del verde, lanciando un coordinamento per la tutela degli alberi a Roma, Emiliani ha anche raccontato il sentire comune di una parte della città. “C’è una sorta di depravazione culturale secondo la quale quando cade un albero è colpa sua e non di chi non lo ha curato per tempo. E la pena è l’abbattimento o l’amputazione. Ridurre la chioma di un albero spesso è una condanna a morte per la pianta perché il rapporto tra chioma e radici non è più equilibrato”

Nel corso del suo intervento il giornalista ha anche lanciato alcune proposte per la rinascita del verde a Roma. “C’è l’esigenza prioritaria di un assessorato al verde e alle ville storiche che sia separato da quello sui rifiuti. inoltre bisogna procedere alla ricostruzione del servizio giardini, cosa che è avvenuta in tutta italia. La sua distruzione è stata la conseguenza di visione miope dell’esternalizzazione dei servizi. Spesso infatti le ditte tagliano direttamente gli alberi, senza pensare a curarli, perché non hanno tempo e soldi da spendere. Infine oggi c’è una grande occasione da sfruttare: datevi un coordinamento dei comitati e associazioni per portare avanti queste battaglie”.

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