15 Giugno 2022 - 7:40 . Nomentano . Retesociale

La Summer School della comunità di Sant’Egidio riapre le porte ai bimbi. E cerca volontari

Summer School Sant'Egidio
Summer School Sant'Egidio

La comunità di Sant’Egidio è sempre dalla parte dei più vulnerabili. Lo dimostra ancora una volta attraverso l’organizzazione, anche per l’estate 2022, della Summer School: il centro estivo didattico pianificato da questo movimento internazionale. Il fulcro è nuovamente quello della ripartenza, dello studio in collettività per tutti i bambini che maggiormente, negli ultimi anni, hanno sofferto per la chiusura delle scuole. Ma anche per tutti i piccini più vulnerabili, ancora di più dopo due anni di pandemia.

La proposta della comunità di Sant’Egidio è quella di offrire delle giornate di apprendimento per i bambini, con differenti orari per le zone in cui si propongono i centri estivi. Per il nostro quartiere, il Nomentano, dal 16 giugno al 2 luglio nelle giornate di martedì e giovedì pomeriggio, e sabato mattina. Nei quartieri di Serpentara e Nuovo Salario dal 20 giugno al 2 luglio dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 18:30. Infine per i quartieri di Pietralata e Tiburtino dal 17 giugno al 16 luglio nei pomeriggi di martedì e venerdì.

Per portare avanti queste iniziative, Sant’Egidio cerca volontari tra i ragazzi dai 15 ai 30 anni. I riferimenti telefonici per poter chiedere ulteriori informazioni, o per offrire la propria disponibilità nella partecipazione sono i seguenti: Francesca 3281250699; Giorgia 3398074171; Giovanni 3405415362.

Le Summer School sono iniziative molto importanti, che rispondono alla richiesta del diritto allo studio. Marco Impagliazzo, presidente di Sant’Egidio, aveva rilasciato delle dichiarazioni importanti riguardanti la “didattica volontaria estiva per i bambini più vulnerabili”. Le difficoltà, le vulnerabilità e le fragilità purtroppo sono notevolmente peggiorate con lo scoppio della pandemia, e la comunità di Sant’Egidio ha voluto provare ad arginarle attraverso tali iniziative. “Non dico che non è stato rispettato il diritto allo studio in Italia, ma alcuni bambini non hanno goduto di questo diritto” ha detto Impagliazzo, “ed è quindi giusto che recuperino quella parte di diritto che è stato loro tolto dal virus”. Il presidente rivolge così, ancora per quest’anno, il suo appello a tutti coloro che si occupano di scuola (e non solo) di poter partecipare a questa importante iniziativa.