Cinquemila beni, tra cibo, prodotti di igiene personale e medicinali, raccolti in appena due giorni. Questo il bilancio di due giorni di raccolta solidale per l’Ucraina sotto i portici della Sapienza.

A dare i numeri è l’associazione studentesca “Sapienza in Movimento”, promotrice dell’iniziativa. “I tantissimi scatoloni sono stati consegnati alla chiesa di Santa Sofia e oggi sono in viaggio per raggiungere i corridoi umanitari tra Ucraina e Polonia – spiegano i promotori dell’iniziativa –. Ci teniamo davvero a ringraziare tutta la comunità Sapienza che ha contribuito rispondendo con grande spirito di umanità”.

Ma il ventaglio di iniziative messe in campo dall’ateneo più grande d’Europa è ampio. Il 15 marzo il Consiglio di amministrazione della Sapienza ha approvato l’esonero dal pagamento della terza rata dei contributi universitari per l’anno accademico 2021-2022, a favore delle studentesse e degli studenti ucraini in condizioni di difficoltà economica. Non solo. “Il nostro Consiglio di Amministrazione ha approvato un bando per visiting professor dedicato a studiosi in difficoltà a causa della guerra in Ucraina per la permanenza in Sapienza fino a sei mesi, che sarà operativo in tempi record”, ha confermato la rettrice Antonella Polimeni.

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