Storie dal Tufello
Monica Maggi
Fondatrice di "Libra 2.0" e del progetto "Pagine Viaggianti" al Tufello
Leandro e Silvestro, gli angeli custodi della libraia felice
Chissà, forse il libro che è cosa buona attira cose buone. Questo l’ho pensato spesso, soprattutto il giorno in cui si è presentato al mercato Tufello un signore molto molto alto, distinto, con uno zainetto sulle spalle.
Si è tesserato all’associazione e poi da quel momento in poi è arrivato sempre. E neanche a dire che casa sua fosse dietro l’angolo. Leandro, questo il nome del “corazziere” come lo chiamo scherzosamente io, arriva da Poggio Mirteto. “Il mio sogno è stato sempre quello di aprire una libreria – mi confessa – invece lavoro come impiegato”.
E si infila nel box dove comincia ad impilare ordinatamente libri su libri. Non è di molte parole ma un po’ di lui sono riuscita a sapere: un impegno politico e civile da sempre, un figlio amatissimo, due cani e una moglie paziente.
Così diverso Leandro dall’altro “angelo custode”, come lo chiamo ridendo. Lui è Silvestro, il mio braccio destro. Anche Silvestro è apparso dal nulla: ex farmacista, guida la moto, non ha facebook, fa il volontario per Salvamamme, associazione romana di assistenza alle famiglie in difficoltà.
Chiacchierone Silvestro, silenzioso Leandro. Ma sono i miei angeli custodi, a volte a turno anche i miei “mariti”, come li chiama qualcuno. Corrono a caricare e scaricare scatoloni di libri che arrivano ininterrottamente, distanziano le persone, danno informazioni e, soprattutto, non si separano mai dal loro “tesserino” di Pagine Viaggianti. Li potete riconoscere così.