28 Marzo 2022 - 15:38 . Scuola
Scuola, Rusconi (Anp Roma): “No al rientro in classe dei docenti no vax. Rischio caos”
Lasciare i singoli istituti liberi di scegliere in autonomia come riorganizzare gli orari di inizio e fine delle lezioni e non permettere l’accesso a scuola ai docenti no vax. Sono le richieste dei presidi di Roma in vista della fine dello stato di emergenza che, dal 1° aprile, farà tornare in classe tutti gli studenti alle 8 e non più a orari scaglionati.
Per i dirigenti scolastici, che dall’inizio dell’anno avevano riorganizzato le lezioni spalmando gli orari di ingresso tra le 8 e le 9.30, il rientro in massa di tutti gli studenti comporterebbe disagi e ritardi. “Tornare al vecchio orario è incauto, soprattutto perché ora non ci sarà più l’obbligo di esporre il Green pass per salire su bus e metro, e con il 100% delle capienze sarà impossibile il distanziamento. Unica misura di protezione è l’uso della mascherina Ffp2, su cui non c’è alcun controllo – spiega all’agenzia di stampa Dire Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) di Roma –. La scelta migliore sarebbe quella di lasciare alle scuole la decisione sull’organizzazione degli orari, ma sappiamo che l’intenzione della Prefettura non è questa”.
Oltre al rischio di contagio, i presidi sottolineano anche il problema della riorganizzazione degli orari, l’ennesima dall’inizio dell’anno. “Non è un tema che abbiamo posto, perché vogliamo dare un segnale di collaborazione, ma è chiaro che non non sarà semplice – aggiunge Rusconi –. Abbiamo fatto salti mortali per riuscire a fare entrare e uscire tutti gli studenti ad orari scaglionati, e ora, a poche settimane dalla fine delle lezioni, arriva questa misura poco funzionale e anche rischiosa”.
I contagi, infatti, sono in aumento, soprattutto nella Regione Lazio. “Queste misure vanno prese con molta prudenza, invece la sensazione è che, con la fine dello stato d’emergenza, sia finita anche la pandemia, ma purtroppo non è così – prosegue Rusconi – è inutile dire che siamo tornati alla normalità, bisogna essere cauti. Allentare le misure adesso è pericoloso”. Anche per questo, secondo Rusconi, non è razionale far rientrare a scuola i docenti che non si sono vaccinati. “Perché esporsi al rischio di far entrare in una scuola un docente no vax? Per fargli fare cosa, poi, se non può stare a contatto con gli studenti? Dove li mettiamo? Gli studenti sono il 90% della popolazione scolastica e frequentano aule, palestre, laboratori, segreterie. Come fanno a non entrare in contatto con i ragazzi? – si chiede Rusconi –. L’unica soluzione è non farli rientrare a scuola, come era già stabilito. O si vaccinano, o restano fuori“.
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