9 Giugno 2020 - 11:33 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Corso Francia, speciali barriere dove morirono Gaia e Camilla. Ecco le foto dei lavori

Corso Francia
Corso Francia

Barriere anti-attraversamento per rendere più sicuro corso Francia. In queste ore, una squadra di operai è impegnata a installare blocchi di cemento denominati “New Jersey” al centro della carreggiata, dove, il 21 dicembre 2019, morirono tragicamente le sedicenni Gaia e Camilla, travolte da un suv guidato da Pietro Genovese, 20enne figlio del regista Paolo

Per evitare nuovi drammi sarà così interdetto l’attraversamento al di fuori delle strisce pedonali. Sopra le barriere saranno poi montate delle reti metalliche. L’intervento dovrebbe concludersi a metà settimana.

Lavori lungo corso Francia

IL VERTICE RISOLUTIVO DEL 4 FEBBRAIO
L’intervento segue di alcuni mesi un vertice tenutosi lo scorso 4 febbraio tra Stefano Simonelli, presidente del XV Municipio, gli uffici tecnici comunali e municipali che si occupano dell’area e gli assessori di Roma Capitale Linda Meleo (infrastrutture) e Pietro Calabrese (mobilità). La richiesta di nuove misure urgenti per la sicurezza dei pedoni era stata perorata con una petizione lanciata dalle associazioni di quartiere. Troppo pericoloso il punto in cui le due povere ragazze erano state investite.

Saranno installate barriere anti-attraversamento

LE INDAGINI
Intanto, scrive l’agenzia di stampa Adnkronos, è stata depositata la consulenza del legale della famiglia di Camilla Romagnoli, Cesare Piraino. Secondo la ricostruzione di parte, l’incidente costato la vita delle due studentesse sedicenni “era pienamente prevedibile ed evitabile. La sua causa è da imputare esclusivamente in termini di colpa a Pietro Genovese”.

Secondo i periti, “vi erano ampi margini di arresto in tempo anche con velocità significativamente superiore al limite esigibile”. Conclusioni che aggraverebbero quindi la posizione del 20enne: “Genovese procedeva a velocità oltre il doppio del normale esigibile per le condizioni a contorno, omettendo di adeguare le scelte a fronte di un contesto di prevedibile pericolo – si legge – e non concedendo la precedenza ai pedoni già in fase di attraversamento avanzato”. Genovese è accusato di omicidio stradale plurimo.

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