25 Febbraio 2020 - 8:40 . Prati . Cronaca
Viale Mazzini, un anno fa il crollo del pino. Ecco cosa è successo nel frattempo
Alle 9.30 di un anno fa un tonfo scuote viale Mazzini. Il fragore del legno che si spezza e dei rami che si aggrovigliano sull’asfalto anticipa di pochi istanti l’esplosione dei vetri e lo strepito delle lamiere che si accartocciano. Dopo pochi istanti di incredulità, dal disastro emergono i flebili lamenti di due uomini. Uno di loro, schiacciato da quintali di legno morto, non camminerà mai più. “Vedere la mia macchina distrutta e il ferito sdraiato sotto l’albero è stato uno shock indescrivibile” – ha ricordato Silvia, 57 anni, due giorni dopo l’accaduto.
Per il quartiere c’è un prima e un dopo il 25 febbraio 2019, quando un pino marittimo di trenta metri si schianta tra l’ufficio postale e la sede della corte dei conti. Il bilancio, oltre ai due feriti, è di quattro auto distrutte. Chi c’era si ricorda bene le sirene, l’affanno dei vigili del fuoco che tentano di liberare il prima possibile chi è rimasto coinvolto, le ambulanze e i medici, i carabinieri e la polizia che cominciano a indagare sulle cause.
Le auto, dopo un lungo sequestro della magistratura, sono state tutte rottamate al prezzo di legge di 160 euro. Le Assicurazioni di Roma, società controllata al 75% dal Campidoglio, ha soltanto di recente avviato l’iter per gli indennizzi a favore dei proprietari.
Un anno dopo, restano le recinzioni arancioni a circoscrivere la voragine dove una volta c’era un pino di trenta metri.
LEGGI lo speciale (a cura di Alessio Ramaccioni)
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