Erba e cespugli tagliati nel parco di via Teulada, ma l’area resta degradata. L’assenza di arbusti alti anche un metro e mezzo, paradossalmente, rende ancora più evidenti e visibili i rifiuti abbandonati e i bivacchi.

Sono almeno tre i punti più critici: il primo, il peggiore, è quello ormai “storico” e cioè l’area intorno alla casetta in cemento vicino all’ingresso in piazzale Clodio. Immondizia, scarti alimentari, carrozzine, giocattoli, stracci, posate, bottiglie, cartoni. Un odore nauseabondo a pochi metri di distanza da un materasso e alcune coperte. In più, una decina di sacchi neri di plastica contenenti l’erba tagliata.

A sinistra della casetta, un’area recintata è caratterizzata da lamiere e rivestimenti vari, venuti alla luce probabilmente dopo l’intervento di potatura. Infine, alla destra dell’ingresso su via Teulada, un’altra mini discarica: resti arrugginiti di biciclette più altri rifiuti generici e, a pochi metri, un materasso, alcune coperte, bottiglie e bicchieri di plastica, segnale di un giaciglio di fortuna di qualche senzatetto.

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LEGGI lo speciale (a cura di Sergio Campofiorito)