31 Luglio 2022 - 15:10 . Della Vittoria . Degrado

Vandali al parco Plava, danneggiata anche la Nave dei Pirati. Gli attivisti: “Servono le telecamere”

Screen dal video pubblicato sul gruppo Facebook "Amici di via Plava"
Screen dal video pubblicato sul gruppo Facebook "Amici di via Plava"

Nuovo raid vandalico al Parco Plava. A denunciarlo è la presidente dell’associazione Amici di via Plava, Eleonora Piraino: “Vergognoso. Soprattutto non comprendere che scrivere sui muri è una cosa, su un gioco altra. Ingiustificabile. Faccio appello a chiunque sappia chi possa essere stato di contattarmi in privato perché è giusto intraprendere le iniziative più idonee a punire persone che non rispettano il bene pubblico – denuncia l’attivista –. Aggiungo che la Nave dei Pirati è il frutto di donazioni e sacrificio di genitori e cittadini innamorati del nostro territorio. Che cercano da anni di superare l’incuria e inefficienza delle amministrazioni pubbliche. E lo abbiamo fatto senza nulla chiedere, raggiungendo risultati inaspettati che rendono felici i nostri bambini”.

Piraino torna poi sul tema sorveglianza all’interno del parco, già colpito dai vandali lo scorso aprile: “Da 3 anni abbiamo un sistema di 8 telecamere che non possiamo installare perché nessuno si muove circa le questioni amministrative che riguardano la casetta di cemento del parchetto”. Il cervello del sistema va, infatti,  montato all’interno della casetta, che è ancora in attesa di essere regolarizzata.

Da qui l’appello degli attivisti “al sindaco Roberto Gualtieri, alla presidente del Municipio I Roma Lorenza Bonaccorsi e all’assessore Stefano Marin affinché finalmente sulla casetta si possa mettere un punto definitivo: la gente è stanca di vedere risposte lente e a volte inesistenti – spiega Piraino –. Ringrazio l’assessore Marin per la riunione di circa due mesi fa in cui avevamo fatto il quadro della questione, e non ho alcun dubbio sul fatto che, dopo questo nuovo increscioso episodio, potrà finalmente darci una risposta e un percorso calendarizzato col quale poter riprendere un dialogo virtuoso tra municipio e cittadinanza attiva”.