13 Novembre 2019 - 19:30 . Prati . Degrado
Piazza della Libertà, guardate in che stato è ridotto uno dei salotti del quartiere
Piazza della Libertà, uno dei salottini del quartiere che collega il lungotevere Michelangelo a via Cola di Rienzo, non offre uno spettacolo degno del proprio rango.
Più che la stanza buona di casa Prati, sembra un po’ il ripostiglio, un po’ il giardino (incolto) e un po’ il dormitorio, e non manca neanche il “pollaio”. Già “l’ingresso” è rabberciato dalle classiche reti arancioni di protezione che questa volta circoscrivono il percorso tattile per gli ipovedenti da cui mancano un paio di mattoni.
Una centralina elettrica è divelta e cappottata per le terre, con i cavi esposti alle intemperie;
L’erba sui prati cresce incolta, abbastanza da nascondere valige e cartoni;
Una coperta è stesa ad asciugare sulla ringhiera che si affaccia sul lungotevere;
I due cestini dei rifiuti tracimano di sacchetti, cenci e cartacce;
L’ultima offesa è per “L’Abbraccio” in travertino di Giorgio Bisanti, dedicato ai caduti delle Forze dell’ordine, marchiato dall’adesivo di un gruppo di tifosi toscano.