“Voglio essere chiaro: la Tva si deve fare, si farà e la volontà del Mit, che ha commissariato l’opera, è che deve essere fatta. Il commissariamento si fa quando un’opera si deve fare. L’opera quindi non si ferma e va avanti”.

L’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, torna sulla questione della nuova linea del tram Termini-Vaticano-Aurelio, un’opera di assoluta centralità in vista del prossimo Giubileo.

“Sulla Tva — ha aggiunto — siamo in una fase molto avanzata. La stazione appaltante, Invitalia, ha concluso l’aggiudicazione anche se ancora non sappiamo i risultati. È stata comunque formata una graduatoria tra le imprese che hanno partecipato. Da qui a poche ore ci sarà comunicata: stiamo attendendo le verifiche tecniche ma ci aspettiamo a breve il nome del raggruppamento di imprese vincitrici. L’intervento potrà essere anche migliorato, anche a seguito del dialogo con i cittadini e le associazioni e le criticità potranno essere risolte. A tutto c’è una soluzione tecnica e la nostra volontà è di trovarla. Ci sarà anche una fase di partecipazione che è fondamentale e sarà fatta appena avremo il vincitore”.

“Non nascondiamo che ci sono alcuni aspetti che in sede di definitivo vanno valutati e modificati — ha concluso Patanè —. Ma le criticità fino ad oggi evidenziate sono tutte superabili. Faccio degli esempi: tutti parlano di largo Magnanapoli con la sua curva di via IV Novembre. Non c’è alcun impedimento al passaggio della tranvia, né per la pendenza né per il raggio di curvatura. Anche il tema dei rumori e delle vibrazioni: ci sono state tante cause per il passaggio dei tram 3 e 8 da parte dei condomini contro Atac. In quelle cause è stato nominato un consulente tecnico del tribunale che ha verificato come le vibrazioni non erano prodotte dal tram ma dagli autobus. E con le nuove tecnologie l’impatto sarà ancora minore”.