30 Settembre 2019 - 9:05 . Monte Mario . Degrado
Monte Mario, così si presenta la stazione dei treni. Queste le immagini
Al posto di un cartello o un’insegna che indica l’ingresso principale, c’è un graffito, poco più di uno scarabocchio: “Monte Mario”. Tanto per far comprendere ai viaggiatori com’è l’interno.
La stazione Monte Mario sembra la scenografia di un film statunitense degli anni ’80, del genere di bande giovanili che si contendono il territorio marchiandolo, e se “I guerrieri della notte” e alcuni suoi epigoni sono diventati dei cult, Monte Mario appare oggi decisamente fuori dal tempo e da ogni grazia.
Il nostro viaggio comincia dal di fuori dove le aiuole sono rinsecchite, più simili a discariche che ad arredo urbano.
I cestini per la raccolta dei rifiuti sono ricolmi oltre misura, sembra che non vengano svuotati da settimane.
Il percorso tattile per i non vedenti è bruscamente interrotto da una grata metallica messa di traverso.
All’interno, le bombolette spray disegnano un santuario pagano del degrado, non vi è lembo immune da scritte.
Le vetrate, dove non sono assenti, presentano buchi e crepe, come se fossero state bersagliate dai sassi.
Infine, se qualcuno avesse bisogno di un aiuto immediato, è meglio affidarsi al proprio telefono cellulare: le colonnine dell’SOS sono guaste.
La stazione è da sempre vittima dei vandali. Nel 2007, le Ferrovie dello Stato avevano lanciato una campagna nazionale per il recupero delle stazioni cittadine, tra le quali Monte Mario dove lo scenografo Matteo Milaneschi e il designer Andrea Venanzi avevano realizzato alcuni murales.
Oggi quei disegni artistici sono diventati la minoranza e vengono scambiati, loro malgrado, per graffiti.