1 Giugno 2020 - 14:51 . Della Vittoria . Cronaca

Domani riapre Vanni, il direttore: “Così il quartiere mi è stato vicino”

Vanni
Vanni

Riapre un luogo simbolo del quartiere, un vessillo rinomato non solo a Prati ma in tutta la Capitale. Domani, 2 giugno, alle 7 si alzeranno le saracinesche di Vanni dopo il lungo lockdown causato dal Coronavirus. “Abbiamo scelto una data simbolica – commenta il direttore generale Lorenzo Vanni – come quella della Festa delle Repubblica, mi auguro che rappresenti una rinascita per il locale che, in tutta la sua storia, è rimasto chiuso soltanto per l’ultimo conflitto mondiale”.

Lorenzo Vanni

Ripartenza nel segno della sicurezza: i locali sono stati sanificati con la tecnica dell’ozono e, nella mattinata di oggi, è stato firmato con i sindacati un protocollo d’intesa a tutela della salute di dipendenti e clienti.

“Ritroveremo un mondo mutato – continua Vanni – studieremo il nuovo mercato e ci dovremo adattare. I tribunali sono sostanzialmente chiusi, i dipendenti della Rai lavorano principalmente in smartworking. I due asset maggiori del quartiere, con il loro indotto, in questo momento sono fermi, quindi dovremo cambiare la struttura in base alle nuove esigenze”.

Il certificato di sanificazione

La grande sorpresa del 18 maggio, quando i locali nei dintorni riaprivano e in via Col di Lana 10 sembrava di essere ancora in quarantena, ha scosso il quartiere che si è ritrovato un po’ smarrito senza uno dei suoi punti di riferimento. “Vanni non è un bar, né un’impresa a conduzione familiare – aveva spiegato il direttore generale in una precedente intervista – Vanni è un’impresa con cento dipendenti che in questo momento non hanno neanche ricevuto la cassa integrazione. Se aprissi adesso il locale, dovrei togliere i dipendenti dalla cassa integrazione ma con l’attuale certezza che gli incassi non coprirebbero le spese”.

Una decisione che ha suscitato l’emozione di tanti cittadini: “Dopo quell’intervista ho ricevuto tanti messaggi di affetto e vicinanza – chiosa Vanni – e ne sono stato onorato, li ringrazio, mi hanno dato la forza per tornare a rendere il locale un punto di riferimento per tutti, non soltanto per il quartiere”.

LEGGI l’intervista a Lorenzo Vanni sull’idea di un nuovo contratto sociale