21 Maggio 2020 - 17:15 . Della Vittoria . Cronaca

Prati, Vanni è chiuso. Il direttore: “Vi spiego perché. E quando (forse) riaprirò”

Vanni
Vanni

“Sono molto preoccupato per il futuro di un’attività che ha dato lustro non soltanto a Roma, ma a tutto il Paese”. Vanni è chiuso. Lo storico locale di via Col di Lana, uno dei posti più noti di Roma e punto di riferimento di Prati, ha le saracinesche abbassate. Da lunedì 18 maggio hanno riaperto i negozi del Paese dopo la serrata imposta dall’emergenza Coronavirus, ma non Vanni con grande sorpresa nel quartiere.

A spiegare i motivi è il direttore generale, Lorenzo Vanni: “Vanni non è un bar, né un’impresa a conduzione familiare, Vanni è un’impresa con cento dipendenti che in questo momento non hanno neanche ricevuto la cassa integrazione. Se aprissi adesso il locale, dovrei togliere i dipendenti dalla cassa integrazione ma con l’attuale certezza che gli incassi non coprirebbero le spese”.

Lorenzo Vanni

I due asset più importanti del quartiere, con i loro indotti, sono la Rai e i tribunali. La tv di stato ha ancora le produzioni sospese (basta fare un po’ di zapping tra i suoi palinsesti, pieni di repliche, per rendersene facilmente conto) e l’attività dei tribunali è ancora asmatica. Tanti professionisti del quartiere, inoltre, lavorano in smartworking. “Non c’è stata riapertura il 18 maggio – denuncia il direttore generale – c’è stata una presa in giro. Mi sono confrontato con i colleghi, secondo una prima stima il lavoro si è assestato tra il 20 e il 25 per cento rispetto a prima dell’emergenza. Sono molto preoccupato per il futuro dell’attività che ha dato lustro non soltanto a Roma, ma a tutto il Paese”.

Per quanto tempo ancora nel quartiere ci saranno le saracinesche di Vanni abbassate? L’imprenditore prova ad azzardare una data: “Sto studiando l’andamento del mercato, sto ipotizzando la data del 2 giugno come possibile riapertura – chiosa Vanni -, un giorno prima della riapertura dei confini regionali e dello scambio dei voli all’interno della Comunità europea”.

LEGGI l’intervista a Lorenzo Vanni sull’idea di un nuovo contratto sociale