28 Febbraio 2021 - 12:07 . Prati . Personaggi
Da Prati all’associazione giovanile “Liberamente”, ecco la storia di Ruggeri Masini
“Prati è la mia vita e ora lo è ancor di più”. Leonardo Maria Ruggeri Masini il quartiere lo conosce bene, è cresciuto qui ed è la sua casa. Davvero. “Sono nato a Prati e sono stato via solo in due occasioni – racconta -: quando sono andato in Irlanda per studiare la lingua e quando mi sono trasferito per un anno negli Usa per un master”.
Data analyst per una società di consulenza ingegneristica, oggi Leonardo però è sempre più impegnato per il suo quartiere. Una voglia di mettersi in gioco che nasce da lontano: “Ho studiato Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, poi ho proseguito nel campo del marketing. E tutto questo mi ha ostacolato nella ricerca del lavoro ma mi ha aiutato per comprendere meglio il mio territorio e anche gli aspetti politici. Ho avuto esperienze associative ma ho capito che mi mancava la possibilità di esprimermi liberamente. Ed è da questa semplice parola che è nata l’associazione”.
Sì, perché l’associazione da lui fondata si chiama “Liberamente” e nasce dal desiderio di riunire giovani cittadini e di ricominciare a pensare e a partecipare attivamente alla vita cittadina: “Vogliamo rivalorizzare il nostro ruolo – ammette Ruggeri Masini -. Abbiamo invitato le persone sui social e ora siamo cresciuti, così come i nostri progetti”. A partire da “Think Green“, che vede uniti studenti, giovani lavoratori, ma anche chi è in cerca di occupazione, tutti cresciuti nel nostro territorio: “Ho visto un’involuzione a Prati rispetto anche alle periferie. Ho viaggiato all’estero e vedo che c’è sempre la tendenza a migliorare, soprattutto se si parte da zero. È aumentata la criminalità, ma soprattutto c’è stata una involuzione sul fronte del decoro. Stiamo perdendo tanti luoghi, come la riserva di Monte Mario, un odei luoghi della mia vita, che ho frequentato tanto. Oppure lungotevere, che è stato lasciato a se stesso. Per questo abbiamo deciso di metterci un casco verde in testa e cominciare a ripulire le nostre strade. Se c’è degrado, le persone cominciano ad abbandonare certi posti. Stiamo perdendo tanti luoghi di socializzazione. E noi vogliamo che tanti posti tornino a vivere”.
Certo, smuovere le coscienze dei giovani può essere facile, ma ci sono anche tante difficoltà: “Come capita spesso, è la timidezza che va innanzitutto combattuta – dice Ruggeri Masini -. Ma i giovani hanno un potenziale che, se usato bene, può fare la differenza. Sono pochi i giovani attivi nella Capitale. E per questo noi, anche sui social, stiamo provando a smuovere le coscienze, per far sì che prendano coraggio e comincino attivamente a fare qualcosa per il proprio territorio. Perché questo è un quartiere bellissimo, ha tante possibilità, e poi è una zona tranquilla. E forse questo porta il giovane a rinchiudersi in se stesso. Ci sono pochi stimoli e i giovani spesso si rinchiudono in loro stessi. Ma se facciamo vedere che tanti giovani sono uniti per fare del bene qui, a casa propria, possiamo fare tanto”.
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