20 Luglio 2020 - 16:30 . Flaminio . Cronaca
Pesci morti nel Tevere, Marevivo lancia una petizione: “Serve un super esperto”
Marevivo invoca un commissario straordinario per il risanamento del Tevere. La nota organizzazione, che dal 1985 si batte per la tutela del mare e dell’ambiente, ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org per convincere la Regione Lazio e il ministro dell’Ambiente a nominare un super esperto che faccia luce sulla recente morì di pesci nel fiume: “Marevivo e i Professori della Cattedra di Ecologia dell’Università Tor Vergata di Roma – si legge – chiedono con urgenza al ministro dell’Ambiente e al presidente della Regione Lazio la nomina di un commissario straordinario per il risanamento del Tevere”.
La prima ecatombe di fauna ittica risale alla fine di maggio, con il misterioso fenomeno che si è poi ripetuto a distanza di poco più di due mesi. Dalle analisi dei campioni raccolti dall’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio) è risultato che il fiume è in pessimo stato, tra gli inquinanti è stato pure isolato un insetticida fuorilegge dal 2018.
Ma cosa, esattamente, sta uccidendo i pesci? Ancora non c’è una spiegazione definitiva, ma una parziale sì. Secondo i rilevamenti di Arpa e Asl, nel Tevere è presente “un notevole carico organico”, forse legato alle forti precipitazioni avvenute il 4 luglio, che potrebbero aver innescato “fenomeni di anossia“, vale a dire mancanza di ossigeno.
E ora gli ambientalisti tornano all’attacco e puntano a raccogliere 35mila firme – obiettivo quasi raggiunto – per convincere le istituzioni a dare una sterzata nelle ricerche. E nominare un commissario straordinario che prenda in mano la situazione una volta per tutte.
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