2 Febbraio 2019 - 8:39 . Cola di Rienzo . Cronaca
Una piazza per il partigiano Massimo Gizzio. Questa è la proposta
Dedicare piazza della Libertà al partigiano Massimo Gizzio. Questo è l’appello che è stato rilanciato ieri, al liceo Caetani, in occasione delle celebrazioni per il settantaquattresimo anniversario della morte del giovane, ucciso con un colpo di pistola durante un corteo studentesco.
Felice Cipriani, scrittore della Memoria e autore del libro “Massimo Gizzio e le lotte studentesche”, ha voluto riproporre l’idea di intitolare una piazza al giovane studente ucciso. Nel corso delle celebrazioni la richiesta è stata rivolta all’assessore alle Politiche scolastiche del I Municipio, Giovanni Figà Talamanca. Tempo fa era anche stata presentata una petizione popolare con la raccolta di numerose firme.
Un cambio di nome che però potrebbe non essere così semplice. Piazza della Libertà è infatti anche un luogo simbolo per i tanti sostenitori della società sportiva della Lazio, che iniziò lì il suo percorso nel mondo dello sport, dal calcio al rugby, alla pallanuoto, all’atletica e al volley, solo per citarne alcuni.
Poco lontano da piazza della Libertà, in via Cesi, una lapide ricorda Massimo Gizzio. Sopra vi è scritta una frase: «Combattente per la libertà, l’indipendenza nazionale ed il progresso». In quel luogo, a due passi dall’attuale piazza della Libertà, venne ucciso con un colpo di pistola alle spalle durante un corteo studentesco. Morì il primo febbraio all’ospedale Santo Spirito, dopo tre giorni di agonia.
Il nome di Massimo Gizzio figura anche tra quelli dei partigiani a cui nel mese di marzo verranno intitolati gli alberi di via Andrea Doria. Inoltre durante il mandato di sindaco di Valter Veltroni gli fu dedicata anche la scuola dove insegnò la sorella, Maria Gizzio.
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