1 Febbraio 2019 - 13:25 . Mazzini . Scuola

Al Caetani si ricorda Massimo Gizzio, giovane partigiano ucciso 74 anni fa

L'esibizione degli studenti
L'esibizione degli studenti

È stato l’inno d’Italia ad aprire l’iniziativa in ricordo di Massimo Gizzio, giovane leader del Movimento studentesco, morto il primo febbraio di 74 anni fa. Ad ucciderlo è stato un colpo di pistola alle spalle, dopo una manifestazione, ad opera di un gruppo di fascisti all’incrocio tra via Federico Cesi e via Valadier.

Nell’aula magna del liceo Caetani è stato celebrato l’anniversario di quel giorno, attraverso la ricostruzione della vita, l’impegno politico, gli studi e gli aneddoti di un giovane morto dopo due giorni di agonia all’ospedale Santo Spirito.

A spiegare agli studenti della scuola media Gioacchino Belli la vita di Gizzio è stato Felice Cipriani, scrittore della Memoria. Anche Walter Veltroni e la staffetta partigiana Lucia Romoli (con un video) hanno raccontato agli studenti chi era questo giovane, a cui l’ex sindaco di Roma ha intitolato il nome di una scuola nella Capitale, e quale esempio deve essere anche per la società moderna.

Nel corso dell’iniziativa, l’orchestra e il coro degli studenti dell’istituto comprensivo Parco della Vittoria, della scuola Belli-Col di Lana, hanno accompagnato la manifestazione suonando brani collegati al tema della libertà. A dirigere l’orchestra è stato Massimo Quaranta, nipote di Gizzio.

Grande commozione c’è stata quando una giovane studentessa ha letto una pagina del diario del nonno, quando conobbe Massimo Gizzio e lo vide cadere a terra, ferito mortalmente.

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