21 Aprile 2022 - 8:48 . Nomentano . Cronaca

Ville storiche nel II Municipio, Fabiano: “L’impegno deve essere ancora più attento”

Villa Torlonia. Foto dalla pagina Facebook Assessorato Ambiente, Decoro, Verde pubblico - II Municipio
Villa Torlonia. Foto dalla pagina Facebook Assessorato Ambiente, Decoro, Verde pubblico - II Municipio

“Passeggiando a villa Torlonia tra il fatto e il da fare è davvero un bel vedere”. Così l’assessore all’Ambiente del II Municipio Rino Fabiano, in un post Facebook pubblicato sulla pagina “Assessorato Ambiente, Decoro, Verde pubblico”.

“Lavorare con la giusta attenzione, senza clamore ma con perseveranza, è una pratica doverosa per tutti noi che ci occupiamo di cosa pubblica. Quando si tratta di ville storiche pubbliche, l’impegno deve essere ancora più attento“, scrive ancora Fabiano.

Le immagini a corredo del post mostrano porzioni di una delle più famose ville di Roma, situata nel quartiere Nomentano, con prati curati e sentieri puliti.

L’assessore all’Ambiente è intervenuto spesso sul tema delle ville storiche presenti nel II Municipio: veri e propri polmoni verdi della Capitale.

Un parco oggetto di attenzione da parte dell’Assessorato era stata Villa Blanc, in merito al lavoro realizzato nell’area cani: “Sotto indicazione nostra, indicazione raccolta dalla cittadinanza, – si leggeva in un post sulla pagina Facebook – è stata realizzata una nuova area ludica per cani che risulta di una bellezza e funzionalità straordinarie”.

Nell’area erano state istallate “due fontanelle, diverse panchine, giochi attrezzati al divertimento dei cani, verde, piante e arredi floreali, due cancelli di accesso. È stata anche migliorata l’area ludica per bambini piccoli e potenziata l’area fitness per adulti”.

Niente da fare, invece, per Villa Mercede a San Lorenzo che, dopo più di tre anni, non ha ancora visto la luce. Nel 2018 ci fu il crollo del muro di cinta che rese quasi del tutto impraticabile il resto del parco, ancora oggi abbandonato a se stesso. “Si è perso troppo tempo. Questo è evidente. Perché se dal 2018 ad oggi, non sono realmente partiti i lavori di riqualificazione del muro di cinta vuol dire che le Istituzioni preposte alla soluzione del problema, ossia la Sovrintendenza Capitolina, il genio civile e il Dipartimento, non hanno lavorato per l’esecuzione dei lavori che però sono stati finanziati”, aveva spiegato a Roma h24  Rino Fabiano, che aveva aggiunto: “spero che a maggio/giugno partano i lavori. Perché il tempo è scaduto”.

Ancora nessuna soluzione nemmeno per l’ex Casina dei Pini di villa Massimo. “I nostri uffici tecnici del Patrimonio stanno lavorando per capire come muoversi nel più breve tempo possibile. Ho sollecitato nuovamente la Sovrintendenza. Si tratta del futuro di tutta la villa. Perché una volta definito come vanno gestiti gli spazi, possiamo dire di avere eseguito il processo di apertura completa di villa Massimo”, aveva evidenziato l’assessore.

Fabiano aveva parlato di ville storiche presenti nel II Municipio, anche nella lettera aperta all’Assemblea Capitolina sulla definizione del nuovo contratto di servizio Ama con i territori di Roma, chiedendo “una predisposizione di uomini e mezzi che vada ben oltre la valutazione della popolazione residente” per “flussi non stanziali, che attraversano il nostro Municipio quotidianamente”.