Proseguono le operazioni di riqualificazione della stazione Tiburtina. Gli operatori dell’Ama, infatti, hanno rimosso una distesa di rifiuti abbandonati lungo una delle rampe del piazzale Est, vicino all’ingresso dello scalo ferroviario.

Ad annunciarlo è Linda Meleo, assessora alle Infrastrutture del Comune: “È un altro atto concreto per restituire decoro e sicurezza a tutta l’area dopo la demolizione della Tangenziale in prossimità dell’altro ingresso della stazione – spiega Meleo – e dopo le importanti operazioni di riqualificazione delle aree verdi, l’installazione di postazioni per car e bike-sharing e il potenziamento di tutta l’illuminazione esterna a piazzale Spadolini”.

Meleo ha pubblicato alcuni scatti del prima e dopo dell’area, come anche Daniele Diaco, portavoce del M5s in assemblea capitolina e presidente della commissione Ambiente del Comune, che parla di un passaggio “dall’ecomostro alla riqualificazione” della stazione da parte del Campidoglio.

Nelle ultime settimane, però, sono state numerose le critiche al progetto. Prima da parte dei comitati della zona, che hanno attaccato soprattutto l’abbattimento di alcuni alberi a largo Mazzoni, poi dal Municipio, con l’assessore all’Ambiente di via Dire Daua, Rino Fabiano, che ha parlato di “degrado assoluto” intorno alla stazione. E da Carlo Calenda, candidato sindaco di Azione: “L’area è ridotta in condizioni pietose, come il cimitero del Verano e tutto quel quadrante lì” ha detto.

Il consigliere comunale del Pd Giovanni Zannola, infine, ha convocato il 3 agosto una commissione Trasparenza in Campidoglio proprio sul progetto. Per il dem il maggiore difetto del piano del Comune è il fatto di “non aver coinvolto i cittadini nella riqualificazione”. 

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