26 Luglio 2021 - 7:23 . Nomentano . Cronaca

Restyling Tiburtina, comitati contro Montuori: “Il suo progetto è un danno economico”

La stazione Tiburtina
La stazione Tiburtina

Si alimenta la polemica tra comitati e amministrazione comunale, con al centro il discusso restyling della stazione Tiburtina. L’ultima novità arriva dopo l’intervista dell’assessore all’Urbanistica Luca Montuori al Corriere della Sera di domenica 25 luglio, a firma Lilli Garrone.

Esponendo il progetto, Montuori tocca due argomenti che stanno particolarmente a cuore ai cittadini raccolti intorno al Comitato Stazione Tiburtina: la gestione del verde nella nuova stazione e il destino dell’attuale autostazione dei pullman. Nel primo caso, l’assessore annuncia la realizzazione “di un viale alberato di circa 300 metri dotato anche di una corsia ciclabile” e smentisce i residenti, spiegando che “verranno abbattuti solo 4 lecci, mentre sono decine gli alberi che verranno piantati”.

Pronta la replica del comitato, affidata alla pagina Facebook: “Gli alberi abbattuti dal progetto Montuori saranno sicuramente più di quattro – sostengono – . Degli attuali 12 lecci ne sopravviveranno solo quattro. Anche la vita di questi ultimi quattro lecci viene resa difficile visto che nella nuova sistemazione a mezzo metro dal tronco ci saranno i nuovi capolinea Atac posizionati inspiegabilmente sotto le finestre delle abitazioni pronti a sgasare i loro fumi tossici”.

Inoltre Montuori lascia aperta la porta alla possibilità che si realizzi “addirittura un parco”. “Ma a Tiburtina già c’è un bosco urbano importantissimo – ribatte il comitato – che conta centinaia di alberi. Un patrimonio verde che il professore e i suoi vorrebbero radere al suolo contrariamente a qualsiasi teoria urbanistica moderna”.

Come scritto prima, poi, c‘è il destino dell’autostazione degli autobus che nei piani del Comune andrebbe smantellata e spostata sul lato Pietralata per far spazio proprio a quel parco annunciato nell’intervista. “Il Comune di Roma ha attualmente su propri terreni un’autostazione dal valore di circa 6milioni di euro pronta da mandare a gara – ricordano i cittadini – . Con quei soldi si potrebbe riqualificare tutto il quartiere. L’idea è quella di eliminarla per regalare questo asset a ferrovie dello Stato che realizzerebbe l’autostazione su propri terreni senza dare al Comune alcunchè in cambio”.

“Nelle città che funzionano i Comuni traggono benefici per la collettività dalle edificazioni – conclude il comitato nel suo post – , a Roma ogni possibile beneficio viene di contro annullato dalla mala gestione dell’urbanistica romana“.

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