11 Maggio 2021 - 13:44 . Policlinico . Retesociale

Tablet e colori: così II Municipio e Roma 2050 aiutano la scuola dell’Umberto I

Il policlinico Umberto I (foto da Wikipedia)
Il policlinico Umberto I (foto da Wikipedia)

Tablet, cartoleria, colori per il disegno e la pittura e strumenti tecnologici di vario tipo, destinati alla scuola in Ospedale del Policlinico Umberto I, sono stati donati  all’Istituto comprensivo Tiburtina Antica dall’associazione Roma 2050 con il sostegno di Bnp Paribas.

L’IC Tiburtina Antica, infatti, è l’istituto di riferimento per le classi dell’infanzia e della primaria della “Scuola in ospedale” del policlinico Umberto I (gli altri istituti sono l’IC Pietro Maffi” per la secondaria di I grado e il liceo scientifico statale Tullio Levi Civita per la secondaria di II grado).

La solidarietà delle associazioni ha un valore molto forte e ci ha permesso di essere meno soli nella gestione delle emergenze nate con l’avvento della pandemia e di essere una vera comunità” spiega la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello.

“Un progetto che nel tempo è cambiato – aggiungono Emanuele Gisci, assessore alla Scuola del II Municipio e Paola Rossi, presidente della Commissione Politiche Educative –. Perché il senso che abbiamo voluto dargli, insieme all’associazione Roma 2050 è quello di andare oltre la pur importantissima donazione e  ascoltare le vere esigenze della scuola. È nata così una sinergia tra domanda oggettiva dei bisogni e offerta di solidarietà scoprendo che, oltre alla tecnologia, la scuola in Ospedale aveva bisogno di strumenti per favorire la creatività e il talento degli studenti”.

E il presidente dell’associazione Roma 2050, Paolo Capaccioni, aggiunge che “abbiamo ascoltato i bisogni della scuola rappresentati dal preside e dagli insegnanti dedicati ai bambini ricoverati al policlinico Umberto I. I bambini ricoverati al policlinico hanno bisogno non solo di colmare il digital gap, ma anche di divertimento, ricreazione e fisicità creativa”.

Lo scorso dicembre l’associazione aveva donato alla scuola dell’Umberto I alcuni pc.