29 Giugno 2021 - 7:35 . Nomentana . Degrado

I rifiuti invadono anche la ciclabile Nomentana. Codacons: “Chiesto l’invio dell’esercito a Roma”

La ciclabile Nomentana invasa dai rifiuti (foto di Antonello Mellino dal gruppo Facebook "Quelli di piazza Bologna")
La ciclabile Nomentana invasa dai rifiuti (foto di Antonello Mellino dal gruppo Facebook "Quelli di piazza Bologna")

I cumuli di immondizia non raccolta ora invadono anche la ciclabile Nomentana. Come testimoniato da una foto pubblicata da un residente sul gruppo Facebook “Quelli di piazza Bologna”, l’emergenza rifiuti continua ad estendersi a macchia d’olio anche nel nostro quartiere. 

Rifiuti in via Squarcialupo (Foto di Silvia Bracci dal gruppo Facebook “Quelli di piazza Bologna”)

I rifiuti hanno invaso metà della pista ciclabile, rendendo difficile e pericoloso l’attraversamento per i ciclisti. Non va meglio in via Squarcialupo, dove i cumuli di immondizia si sono riversati sul marciapiede, all’altezza del civico 36, rendendolo impraticabile.

Una situazione di emergenza che preoccupa tutta Roma e contro cui ha deciso di agire il Codacons. Che ha presentato un’istanza al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nonché ai ministeri della Difesa e della Transizione ecologica, in cui si chiede “l’invio urgente dell’Esercito a Roma per salvare i cittadini dell’emergenza rifiuti. Possibilità espressamente prevista dalla legge vigente in tutti i casi in cui si verificano casi di straordinaria necessità e urgenza – si legge in una nota –.  In ogni angolo della città è infatti possibile vedere sacchetti del porta a porta che rimangono per giorni davanti alle abitazioni, cassonetti stradali stracolmi, spesso rotti e soffocati dai rifiuti, cumuli di spazzatura indifferenziata che giacciono sui marciapiedi e sulle strade, montagne di scatole e carta sono riversate in strada, miasmi ed odori nauseabondi che rendono l’aria irrespirabile. Secondo stime prudenziali la situazione è destinata a peggiorare: nei prossimi giorni circa 1600 tonnellate di immondizia non potranno essere raccolte e rimarranno a terra a marcire sotto temperature torride“.