18 Febbraio 2022 - 13:02 . Scuola
Scuola, quarto venerdì di proteste studentesche. I ragazzi: “È tempo di riscatto”
“Di scuola non si può morire. È tempo di riscatto”. Raccolto dietro lo striscione dell’organizzazione studentesca “Lupa” è partito da piazza Vittorio Emanuele, a Roma, il corteo dei giovani che sono scesi in pizza oggi nella Capitale e in altre 40 città italiane per ricordare Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, i due studenti morti mentre stavano svolgendo dei progetti di stage, il primo a Udine e l’altro in provincia di Ancona.
Chiedono l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, più fondi per l’edilizia scolastica e le dimissioni del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, accusati di non ascoltare la voce degli studenti e di reprimere le manifestazioni studentesche. Presenti in piazza anche le forze dell’ordine.
“L’alternanza scuola-lavoro non la vogliamo” hanno urlato i ragazzi dai megafoni. Questo è il quarto venerdì di mobilitazioni studentesche, che dalle occupazioni di questo autunno sono aumentate fino a coinvolgere centinaia di giovani, sopratutto a Roma. “Giuseppe è vivo e lotta insieme a noi. Le nostre idee non moriranno mai – ha urlato Tommaso, della Lupa – siamo arrabbiati fino al collo. A 16 anni non si può morire di lavoro”.
Ci sono stati alcuni momenti di tensione con la polizia: dopo aver deviato in via Frangipane gli studenti erano rimasti bloccati all’incrocio con via del Cardello, con l’obiettivo di raggiungere la sede dell’Ufficio scolastico Regionale. La polizia, schierata davanti allo striscione studentesco, aveva chiesto agli studenti di abbassare le sciarpe e i cappucci con cui si stavano coprendo il volto, e avrebbe quindi permesso a una delegazione di essere ricevuta dall’Ufficio scolastico regionale.
Ma gli studenti hanno continuato ad avanzare. Dopo il lancio di alcune uova, gli studenti sono confluiti su via del Cardello. Lì altre tensioni con le forze dell’ordine schierate, ma la polizia ha indietreggiato e ha permesso ai giovani di tornare su via Cavour e quindi di proseguire verso via dei Fori Imperiali. L’accordo con la polizia prevede che gli studenti arrivino fino alla sede della Prefettura in piazza Santi Apostoli ma attualmente la polizia è schierata all’inizio di via dei Fori Imperiali, davanti piazza Venezia.