22 Dicembre 2021 - 14:32 . Scuola

Scuola, l’allarme dei sindacati: “Troppe classi pollaio a Roma e nel Lazio”

Una classe
Una classe

Troppe “classi pollaio” a Roma e nel Lazio. Nei giorni in cui cresce l’allarme sull’aumento dei casi di Covid tra i più piccoli, Uil (Unione italiana del Lavoro) scuola Lazio lancia una nuovo sos, dopo aver effettuato un dettagliato censimento sulle scuole della nostra regione. “È inaccettabile – commenta il segretario generale della Uil scuola Lazio, Saverio Pantuso – che, in costanza di epidemia sanitaria che imporrebbe di garantire la prioritaria esigenza di tutela della sicurezza e della salute del personale scolastico e degli alunni, si persista nel mantenere inalterato il sovradimensionamento di ben 171 istituzioni scolastiche del Lazio, con tutte le connesse criticità addossate ai dirigenti scolastici per la gestione, sempre più complessa, delle attività e con conseguente ricaduta sulla qualità dell’offerta formativa agli studenti”.

Dall’indagine effettuata dal sindacato emerge che sono molti i nodi irrisolti sia in merito al sovradimensionamento, sia per la scarsa omogeneità della rete scolastica, sia in merito all’organico. Le 726 scuole del Lazio (534 a Roma, 83 a Latina, 82 a Frosinone, 45 a Viterbo, 29 a Rieti) appartengono in percentuale massiccia alla seconda fascia di complessità (circa il 65% del totale), mentre solo circa il 20% alla prima fascia ed in via residuale circa il 15% alla terza fascia, dati che mostrano una scarsa omogeneità della rete scolastica. Tale disallineamento è ancor più rimarcato dal fatto che rientrano nella seconda fascia di complessità istituzioni scolastiche (tutte situate nel territorio di Roma Capitale) frequentate da un numero di alunni superiore alle 1500 unità arrivando addirittura a 1787 (il Liceo Nomentano).

Rispetto invece agli istituti sovradimensionati, emerge che nel Lazio ammontano complessivamente a 171 con un numero di alunni che oscilla dalle 1200 alle circa 2000 unità. Di queste 171 scuole, ben 140 si trovano sul territorio di Roma, il più delle volte in contesti disagiati come nel caso dell’IIS Amaldi, situato nella periferia sud orientale di Roma, con 2060 alunni.

Stando alle linee guida, il superamento del limite massimo di 1200 alunni sarebbe legittimo solo “con motivazione specifica in presenza di particolari situazioni logistiche, strutturali e, nelle aree ad alta densità demografica con particolare riguardo agli istituti di istruzione secondaria che richiedano beni strutturali, laboratori ed officine di alto valore artistico o tecnologico”.

“Per tutti questi motivi  – conclude il sindacalista – non saremo presenti oggi (mercoledì 22 dicembre, ndr) all’incontro convocato dall’assessorato regionale alla Scuola e formazione e chiediamo invece al presidente Zingaretti una convocazione in tempi rapidi per cercare insieme una soluzione ai problemi del sovradimensionamento, finora mai affrontati“.