30 Agosto 2022 - 10:24 . Scuola

Rientro in classe, nel Lazio un centinaio di scuole rischiano di restare senza presidi

Una classe
Una classe

Mancano poco più di due settimane al 15 settembre, giorno in cui è fissato il rientro in classe nel Lazio. Prima del suono della campanella, però, restano diversi nodi da sciogliere. Tra questi, la mancanza di insegnanti e dirigenti scolastici. 

Nella nostra regione, infatti, un centinaio di scuole rischiano di iniziare l’anno senza preside. Un problema che rischia di rallentare il ritorno alla normalità dei ragazzi in un anno cruciale. Sarà, infatti, il primo rientro a scuola senza obbligo di mascherina in classe e senza Dad per i positivi al Covid.

“Spesso si tratta di scuole sottodimensionate che devono essere date in reggenza ad altri presidi – spiega Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp del Lazio) –.  Il numero di presidi selezionati dal 2018 a oggi è inferiore alle nostre necessità“.

C’è poi la questione della Dad: “Da quello che sappiamo non sarà possibile che le scuole attivino la dad autonomamente, sia per i malati di covid che per i lungodegenti a casa. Siamo ovviamente contrari a che ogni scuola possa decidere autonomamente, altrimenti ci sarebbe l’anarchia – spiega all’Ansa Mario Rusconi –. Bisognerà chiedersi quale potrà essere in futuro l’uso della dad se le scuole per esempio dovessero essere chiuse tutti i sabati come si sta ipotizzando per risparmiare il gas: la dad diventerebbe necessaria per il sabato”, ragiona Rusconi. “Né è pensabile che se le scuole chiudono il sabato bisogna ridurre gli orari e fare le ore di 50 minuti e le giornate scolastiche di 6-7 ore: sarebbe una aggressione al diritto dello studente ad aver garantita la formazione”.