30 Agosto 2021 - 15:09 . consigli
“Registi indipendenti e legati al quartiere”: Massimo Righetti racconta i suoi incontri d’autore a Piazza Vittorio
In un periodo di grande sofferenza per le sale cinematografiche e per la distribuzione, in particolare quella indipendente e più di “nicchia”, che si trovino spazi di dibattito e confronto come quello dell’arena all’aperto di “Notti di Cinema” a piazza Vittorio non può essere che una buona notizia. Di cui parlare, il più possibile.
Per questo abbiamo interpellato Massimo Righetti, curatore della rassegna “Incontri d’autore”, tra gli animatori dell’associazione culturale Apollo 11 dell’Esquilino. Dal 30 luglio nei giardini di una delle piazze più belle, multiculturali e al contempo difficili di Roma si sono susseguiti appuntamenti di pregio, che hanno visto salire sul palco registi come Abel Ferrara, Francesco Bruni, Raffaella Lebboroni. I prossimi appuntamenti saranno il 2 settembre con Roan Johnson e l’8 con Susanna Nicchiarelli.
GUARDA il video di Abel Ferrara a Piazza Vittorio
Righetti, come nasce la collaborazione con Notti di Cinema?
“L’Anec per questa edizione della rassegna ha deciso di coinvolgere esperti del settore per tenere presentazioni sul cinema indipendente, quindi sono stato chiamato anch’io. Ho deciso di far venire registi che avessero un legame forte con l’Esquilino, penso per esempio ad Abel Ferrara e Susanna Nicchiarelli, quest’ultima tra l’altro residente nel quartiere. Roan Johnson l’ho scelto perché ha scritto e girato il suo ultimo film ‘State a casa’ interamente durante la pandemia ed è uscito il giorno prima che decidessero le chiusure dello scorso novembre”.
Che risposta c’è stata da parte del pubblico?
“Veramente entusiasmante. Ho frequentato l’arena anche da spettatore e considerato che è stata organizzata all’ultimo minuto e inaugurata il 30 luglio, la reazione dei romani non si è fatta aspettare. Grande desiderio da parte del quartiere, e non solo, di tornare a vedere e parlare di cinema. Ai miei incontri ci sono stati, in media, almeno 300 spettatori ogni volta tutti interessati, partecipi. Mi piace che il dibattito sia dinamico, non un dialogo chiuso con il regista ma qualcosa che si espanda a domande e osservazioni del pubblico. Sono sicuro che anche il 2 con Susanna Nicchiarelli e il suo ‘Miss Marx’ la risposta sarà eccezionale”.
Cosa significa animare una realtà come Apollo 11 in un quartiere come l’Esquilino?
“Apollo 11 è un’associazione molto radicata, da molto tempo. Non solo per la proiezione di documentari, ma anche per le serate musicali e letterarie. Ho avuto la fortuna di contribuire per far crescere il pubblico cinematografico, mantenendo una programmazione che ricalcasse sempre la filosofia del luogo, quindi film indipendenti provenienti da festival. Purtroppo, essendo un’associazione culturale, è stata pesantemente messa in ginocchio dal lockdown. Speriamo che col tempo le cose migliorino. Voglio ringraziare l’Anec e le istituzioni che in poco tempo sono riusciti a organizzare una rassegna di qualità, con grandi risultati”.