18 Dicembre 2021 - 7:26

Occupazioni, l’assessora Pratelli incontrerà gli studenti in Campidoglio: “Vanno ascoltati”

Le proteste degli studenti
Le proteste degli studenti

L’assessora alla Scuola del Comune, Claudia Pratelli, incontrerà gli studenti. “La politica e le istituzioni non possono ignorare i temi che i ragazzi e le ragazze stanno ponendo all’attenzione di tutti, con una mobilitazione diffusa e generalizzata – spiega l’assessora –. Temi importanti che riguardano il futuro del paese. Abbiamo il dovere di ascoltarli e per questo abbiamo organizzato un incontro, per mercoledì prossimo (il 22 dicembre, ndr) per aprire un confronto che riteniamo necessario e urgente”.

Con Pratelli ci sarà anche il delegato del sindaco alle politiche giovanili, Lorenzo Marinone. La protesta degli studenti, infatti, non si arresta: sono 50, tra istituti tecnici e licei, le scuole superiori che sono state occupate da ottobre. Il 17 dicembre, inoltre, i ragazzi hanno organizzato un corteo da Piramide alla sede del Ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere 76/a.

“La nostra lotta l’hanno chiamata ‘la Lupa’ – ha urlato al megafono uno studente sotto al Ministero – ma ‘la Lupa’ non può restare in gabbia, non può rimanere solo a Roma, è un ululato che si deve far sentire in tutta Italia. Dobbiamo diventare il motore di un cambiamento sociale complessivo a partire dalla scuola, che vogliamo a misura nostra e non delle aziende e dei burocrati”.

Gli studenti chiedono, in particolare, “un piano straordinario di intervento sull’edilizia scolastica che sia discusso con chi la scuola la vive” perché “il peggioramento delle condizioni degli edifici e la mancanza di sicurezza nelle scuole non possono essere superati né con una Dad (Didattica a distanza, ndr) escludente e alienante, né con la folle scelta di scaglionare gli orari di ingresso e uscita, rendendo una corsa ad ostacoli le nostre giornate”.

E, per concludere: “Nessuno in due mesi e con 50 scuole occupate ha proferito parola o ha mosso un dito per parlare con noi. E allora non ci fermiamo, e se necessario dopo le vacanze le nostre scuole le occuperemo di nuovo“. Sulla questione occupazioni, in realtà, nei giorni scorsi si era espresso il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri, con una lettera indirizzata agli studenti in cui chiedeva di fermare le occupazioni in quanto “ogni azione di forza interrompe, per sua natura, il dialogo”.

LEGGI: La lettera di Rocco Pinneri