19 Agosto 2022 - 16:42 . Cronaca
“Vi ammazzo, vi sparo”: il capo di gabinetto di Gualtieri si dimette dopo la pubblicazione del video shock
Una violenta lite a Frosinone, con urla e minacce, ha coinvolto il capo di gabinetto del sindaco Gualtieri, Albino Ruberti. “Io vi ammazzo, dovete venirmi a chiedere scusa in ginocchio, vi sparo” sono alcune delle frasi pronunciate da Ruberti, nel video pubblicato dal quotidiano Il Foglio. “Rimetto il mio mandato da capo di Gabinetto” scrive Ruberti in una lettera al sindaco di Roma, annunciando le sue dimissioni proprio a seguito della pubblicazione del video.
IL VIDEO
Nel filmato Ruberti si starebbe scagliando contro un certo Vladimiro e un certo Adriano. Fra i presenti alla lite, come riferisce Il Foglio, c’è anche Francesco De Angelis, ex assessore regionale ed europarlamentare del Pd, ora candidato alle prossime elezioni politiche.
Alla lite assiste anche Sara Battisti, consigliera regionale del Pd, originaria di Frosinone, e compagna del capo di gabinetto del Comune di Roma che, come emerge dal video, cerca di placare Ruberti e lui risponde: “Sara se stai dalla parte loro io prendo le conseguenze”.
Contattato dal Foglio il braccio destro di Gualtieri dice: “Si tratta di una lite per motivi calcistici, accaduta circa due mesi fa a Frosinone con una terza persona, che non voglio citare, al termine di una cena. Alla scena erano presenti anche Vladimiro e Francesco De Angelis con il quale ho ottimi rapporti. Niente di più”. Nel video però si fa riferimento a una richiesta inaccettabile che gli sarebbe stata avanzata a cena: “Scrivo a tutti quello che mi avete chiesto a tavola” grida Ruberti.
LA REAZIONE DEL PD
“Il caso Ruberti svelato dal Foglio? Un episodio gravissimo che non può restare senza conseguenze” riferiscono fonti del Nazareno. In una nota, infatti, il Pd aveva chiesto le dimissioni di Ruberti. Mentre Francesco De Angelis, con una mail inviata al Nazareno, ha annunciato il ritiro della sua candidatura alla Camera. Il fratello di De Angelis, Vladimiro, sarebbe infatti l’uomo con cui Ruberti si scaglia nel filmato.
LA LETTERA DI DIMISSIONI
Ruberti ha inviato una lettera al primo cittadino della Capitale dopo le polemiche nate con la diffusione del un video. “Confermo che quanto avvenuto trattasi di un litigio verbale durante una cena privata, che nulla ha a che vedere con il mio ruolo istituzionale – scrive Ruberti –. In particolare, ho reagito con durezza alla frase ‘mi ti compro’, che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere, con foga sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l’ho considerata lesiva della mia onorabilità”. La lettera a Gualtieri si conclude con la disponibilità di Ruberti “per ogni chiarimento che riterrai necessario”. Quindi, “per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell’istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da capo da Gabinetto”, chiude Ruberti.
Litigi e fake news stanno gettando scompiglio nelle chat politiche dei dem, al punto da costringere il Campidoglio a ‘smentire’ un finto quanto improbabile lancio d’agenzia secondo il quale Gualtieri avrebbe intenzione di respingere le dimissioni dell’ex capo di gabinetto chiedendone la candidatura alla Camera al posto di De Angelis.
I PRECEDENTI
L’ex braccio destro del sindaco Gualtieri, soprannominato Rocky per via del temperamento focoso, durante il lockdown finì al centro delle cronache perché venne scoperto dai vigili mentre stava consumando sul terrazzo di una casa al Pigneto un pranzo di pesce, violando le norme anti-Covid. Allora era capo di gabinetto di Nicola Zingaretti in Regione. Mentre lo scorso febbraio i figli di Ruberti, fermati e multati perché senza mascherina, hanno detto ai carabinieri: “Non sapete chi è nostro padre”.
LE INDAGINI
La Procura di Frosinone ha acquisito il video della furiosa lite che ha coinvolto l’ex capo di gabinetto di Roberto Gualtieri. La sera in cui è stato girato il video, quasi 2 mesi fa, le forze dell’ordine erano intervenute sul posto, nelle vicinanze di un ristorante di Frosinone, in seguito ad alcune segnalazioni di una lite in strada, ma sul posto non era stato trovato nessuno. La Procura punta ora a ricostruire il contesto in cui è avvenuta la lite