31 Agosto 2021 - 7:18 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Villa Borghese, la nursery è ancora abbandonata. Fabiano: “Sciatteria da parte di Raggi”

La nursery mai aperta a Villa Borghese
La nursery mai aperta a Villa Borghese

Una baby home, dedicata alle mamme e ai loro bambini, da dare in gestione alla vicina Casina di Raffaello a Villa Borghese: questa era l’eredità del povero “Spelacchio”, l’abete della Val di Fiemme arrivato nel 2017 a Roma per ornare piazza Venezia durante il Natale e diventato, per i suoi oppositori, uno dei simboli del mal governo di Virginia Raggi nella Capitale. L’albero, infatti, arrivò secco e spelacchiato.

La nursery, costruita con il legno dell’abete a spese della Magnifica Comunità di Fiemme, 40.000 euro spesi per “scusarsi” della brutta figura, ad oggi è ancora inutilizzata. Il motivo? Non è stata mai aperta. 

A ricordarlo è anche Rino Fabiano, assessore al Verde e al Decoro del II Municipio, in un post Facebook che si scaglia contro l’amministrazione comunale. “Non ci sono dubbi ormai è certo, l’amministrazione di Roma Capitale, quella che tanto dispensa i cittadini in questi ultimi mesi di notizie che raccontano di straordinari e utilissimi interventi per la città, ha ucciso per la seconda volta il povero ‘Spelacchio’– scrive Fabiano – . La casetta arrivò puntuale nel 2018 e venne posizionata nel cuore di una delle più belle e turistiche Ville Storiche d’Europa, accanto la bellissima ludoteca e a due passi dalla meravigliosa Piazza di Siena . La casetta sta lì dal 2018 e nessuno si è mai preso la briga di attivarla“.

Chiusa, abbandonata, la “baby little home” così com’è adesso non serve a nessuno. “Ai tempi ci venne detto che bisognava solo fare uno scavo per acqua e luce – prosegue Fabiano – e che sarebbe stata assegnata alla gestione della vicina ludoteca ampliando dunque i servizi della stessa. Nulla di tutto ciò è stato fatto. La sindaca forse neanche saprà di questo pasticcio o magari lo sa ma ritiene la vicenda marginale al cospetto degli interventi spot che sta facendo.  Davanti ad una simile sciatteria istituzionale e ad una tale mancanza di rispetto nei confronti di Roma e della generosa Val di Fiemme mi chiedo se possa esistere un livello più basso, approssimativo di amministrare Roma“.