"Salvate la squadra del Flaminio". Genitori in difficoltà, raccolta fondi per le cestiste

14 Aprile 2021 - 0:21 . Flaminio . Retesociale

“Salvate la squadra del Flaminio”. Genitori in difficoltà, raccolta fondi per le cestiste

Una squadra femminile della Asd pallacanestro Roma

I tamponi da fare, le divise da comprare, le trasferte da raggiungere: i sogni sportivi costano sudore, costano disciplina, costano volontà. Costano. L’associazione sportiva dilettantistica pallacanestro Roma aspetta da un anno di partecipare al torneo regionale under 16, il roster è nato nella scuola Guido Alessi al Flaminio ed ha già disputato i campionati under 13 e under 14.

Quando i anche i dilettanti potranno tornare in campo, per far disputare alla squadra il campionato, un genitore e dirigente, Marco Lombardi, ha lanciato una raccolta fondi sul sito gofundme. “Le nostre atlete si sono allenate a casa durante il lockdown – spiega Lombardi nella pagina della sottoscrizione -, poi per strada quando è stato possibile, sono andate ai campetti all’aperto a novembre e dicembre, alcune si conoscono fin dalle elementari, alcune sono sorelle, è un gruppo legato dalla passione per lo sport e dalla voglia di stare assieme. Ci alleniamo in una palestra scolastica dove per terra non sono neanche tracciate le righe per il basket e abbiamo segnato la distanza del tiro libero col nastro adesivo”.

La pandemia ha cagionato una crisi profonda nell’economia della squadra: “Ci mancano molte cose e le famiglie delle ragazze, in piena crisi economica, stanno facendo fatica a sostenere le ragazze. Per partecipare al torneo con le nuove regole di prevenzione si presenta il problema dei costi per fare i tamponi a tutta la squadra, prima di ogni partita. Il costo, per una squadra amatoriale, è insostenibile e si aggiungere alle carenze nell’abbigliamento, all’impossibilità di giocare su un campo regolamentare e alle difficoltà di alcune famiglie, a cui comunque non diremmo mai di lasciare a casa le ragazze anche se sono in ritardo con le quote. Tanto più che abbiamo allenato le ragazze anche nei mesi di chiusura della palestra senza chiedere nulla alle famiglie, vista l’incertezza del destino della squadra. Noi genitori abbiamo fatto fronte in passato a tutti i costi e anche quando la squadra è stata sconfitta siamo stati ripagati dal sorriso e dall’impegno delle ragazze. Negli ultimi mesi anche per noi le cose sono cambiate e diversi di noi sono rimasti senza lavoro”.

Per donare è possibile collegarsi a questo link.

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