17 Gennaio 2021 - 9:33 . Piazza Mancini . Sport

Pista del ghiaccio Axel, Frongia: “Comune si sta attivando per rimetterla in funzione”

Chiuso da anni, l’Axel resta ancora in totale stato di abbandono. Inaugurata nel 2010, dopo cinque anni la pista del ghiaccio era stata chiusa a causa di alcuni abusi nella costruzione. Nel 2018 una sentenza del Tribunale di Roma aveva sancito definitivamente che il complesso sportivo, al centro di una lunga battaglia di comitati e associazioni di quartiere, andava demolito.

L’area dell’ex pista del ghiaccio Axel

Lo scorso luglio, l’assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia aveva annunciato con un post su Facebook l’intenzione di riaprire la pista di pattinaggio Axel.

Uno dei vecchi ingressi alla pista

Passati quasi sei mesi, come mostrano le foto, la situazione della pista del ghiaccio del Flaminio non sembra smuoversi. RomaH24 ha sentito l’assessore Frongia per chiedere aggiornamenti sul piano per restituire al quartiere e alla Capitale questo patrimonio dello sport.

Rifiuti abbandonati nell’area dell’Axel

Ci preme far presente che l’area in questione non è di proprietà di Roma Capitale ma dell’INPS che aveva dato negli anni passati in gestione l’area a dei privati, i quali però avevano commesso degli abusi edilizi, facendo così decadere la concessione (nel frattempo gli stessi abusi sono stati rimossi)” ha risposto Frongia.

Ci siamo attivati già da diversi mesi attraverso l’interlocuzione diretta con il proprietario dell’area al quale abbiamo a più riprese richiesto di rimetterla nelle disposizioni della cittadinanza al più presto”, ha proseguito l’assessore.

Frongia ha inoltre confermato l’intenzione dell’amministrazione capitolina di ripristinare Axel: “È intendimento comune far sì che Roma possa avere nuovamente una pista per il ghiaccio e a tal motivo, nonostante non ci sia alcuna competenza direttamente riferibile a Roma Capitale perché, ribadisco, l’area in questione non è di nostra proprietà, siamo in stretto contatto con l’Inps, anche con la preziosa collaborazione dell’Istituto del Credito Sportivo, per poter risolvere questo annoso problema”.