9 Luglio 2020 - 16:01 . Flaminio . Cronaca

Piazzale Flaminio, altro che suolo extra: qui la crisi lascia vuoti i tavolini

Piazzale Flaminio
Piazzale Flaminio

di Antonio Tiso

Il 7 luglio in Consiglio comunale è passata la delibera sui tavolini extra. Per i ristoratori di Roma – e del Flaminio – sarà dunque possibile aumentare l’occupazione di suolo pubblico fino al 50% nel centro storico e fino al 70% nelle altre zone della città, per i prossimi 18 mesi.

viale del Vignola

Piazzale Flaminio vive però una condizione di crisi da inizio pandemia. E qui nessuno ci pensa ad aumentare il numero di tavolini. Il problema semmai è riempire quelli già a disposizione. All’ora di pranzo la zona è semideserta come neppure ad agosto. Nel pieno dell’estate, lungo le vie che portano a piazza del Popolo si incontrano turisti e alcuni professionisti. Mentre durante l’anno i bar, i ristoranti e i caffè lavorano senza sosta dalle sei del mattino fino a sera. Ora l’atmosfera è irreale. Sono gli effetti dello smartworking e dello stop ai viaggi internazionali. Fino a febbraio, all’ora di pranzo, bisognava fare la fila per sedersi a un tavolo. Le strade erano tutte un vociare. Giacche e cravatte, guide turistiche e macchine fotografiche al collo. Ora – dopo il lungo lockdown – quei giorni appaiono un ricordo lontano e a pagarne le conseguenze sono i ristoratori. Il loro fatturato è sceso dell’80-90%.

E nel resto del quartiere? Pochi, per ora, i locali che hanno richiesto un’occupazione dello spazio pubblico maggiore rispetto al passato. Per adesso le persone possono camminare senza intralci sui marciapiedi e i clienti dei locali possono mangiare mantenendo le distanze di sicurezza. “La sera già mettiamo tavoli extra fuori. Poi appena ci arriverà l’autorizzazione monteremo anche una pedana su strada”, spiega Mauro, proprietario del ristorante Il Vignola. Nella pratica la struttura che sarà montata farà perdere alla via circa 3 o 4 posti auto. Restando tra viale del Vignola e via Donatello la situazione non sembra diversa dal solito: “Abbiamo già tavoli a sufficienza”, spiegano al The bistrot Vignola. “Stiamo bene coi tavoli che abbiamo, se ci allargassimo poi finiremmo di fronte al portone di ingresso del civico 44”, dice Damiano, gestore del Caffè Con Te.

Viale del Vignola

A piazzale di Ponte Milvio il trend è di non allargarsi a pranzo. E poco o nulla a cena. I motivi? Estetici e di spazio. “A seconda del bisogno aggiungiamo tavoli per un 35% in più. Per lo più la sera”, spiegano al Roma Beer Company. Mentre Fabio, gestore della vineria al civico 38 di piazzale di Ponte Milvio spiega di averci pensato ma che, alla fine, non ne vale la pena: ”Non faremo nessuna aggiunta perché siamo già a ridosso dei platani e di un chiosco di frutta e verdura. Ma poi non ci piacerebbe l’impatto estetico”. Molti locali nella zona poi preparano street food, come il Trapizzino: “Non abbiamo bisogno di aggiungere tavoli. Il nostro è un cibo che si mangia in piedi”.

Ponte Milvio

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