9 Aprile 2022 - 7:29 . Flaminio-Parioli . Cronaca

I dipendenti del Bioparco proclamano lo stato di agitazione. A rischio le aperture

Il Bioparco di Roma
Il Bioparco di Roma

Mancata revisione del piano di emergenza che non tutela né il personale, né i visitatori, e i rinvii da parte della Fondazione Bioparco sul rinnovo del contratto integrativo. 

Sono questi i motivi che hanno spinto lavoratrici e lavoratori dello storico giardino zoologico a proclamare lo stato di agitazione e un pacchetto di 24 ore di sciopero.

Boomer e Samantha. Foto Massimiliano di Giovanni – archivio Bioparco

“I dipendenti della Fondazione — spiega Filcams Cgil Roma Lazio — che operano all’interno del parco si occupano del benessere e della corretta gestione degli animali, manutenzione, ricerca scientifica, educazione e sensibilizzazione dei ragazzi e delle famiglie all’importanza della protezione della biodiversità. Nonostante l’impegno costante delle lavoratrici e dei lavoratori, riteniamo che le linee operative attuali sulla sicurezza siano del tutto insufficienti e inadeguate nel caso in cui si verifichino scenari di emergenza. I dipendenti chiedono quindi la revisione immediata del piano di emergenza nelle sue linee operative”.

Daniele Diaco, consigliere comunale e vicepresidente della commissione Ambiente, aggiunge: “Esprimo grande solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del Bioparco di Roma, ciò a causa della mancata revisione del piano di emergenza che non tutela il personale impegnato nella cura del benessere degli animali ospitati e protetti all’interno del parco e di conseguenza i visitatori e del continuo rinvio sul rinnovo del contratto integrativo, nonostante le reiterate richieste di allineamento. Affidiamo tutte le nostre speranze per la pronta risoluzione della situazione nell’attuale consiglio di amministrazione, meno sulle capacità dell’attuale amministrazione capitolina ancora una volta incapace di garantire il benessere degli animali. Ci auguriamo che i lavoratori vengano tutelati e auspichiamo un’introduzione massiva di animali maltrattati o in difficoltà, cosa che avevano promesso e poi non mantenuto”.