15 Aprile 2021 - 14:14 . Flaminio . Cronaca

Arrestata la baby gang delle rapine alla metro Flaminio, quattro minori ai domiciliari

Un fermo immagine del video diffuso dalla polizia
Un fermo immagine del video diffuso dalla polizia

Sfruttavano la linea della metro A, tra Flaminio e Termini, come terreno di caccia dove depredare le proprie vittime. La squadra investigativa del commissariato Viminale, diretto Mauro Baroni, ha identificato e arrestato otto giovani dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Roma.

Nella rete sono finiti A. F. (21 anni), A. D. (19 anni), P. D. (20 anni) e T. V. (19 anni), per altri quattro soggetti, tutti under 18, è stata applicata la misura cautelare di permanenza in casa.

Le indagini sono state avviate dopo una rapina del 30 gennaio scorso, alla fermata Termini, nei confronti di due adolescenti di 15 e 17 anni i quali, dopo essere stati seguiti dalla metro Flaminio, sono stati accerchiati e colpiti al volto da due pugni. I malcapitati sono stati costretti a cedere soldi e telefono cellulare.

Sulla base degli elementi forniti dalle vittime, gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Identificato A. F. e condotto in commissariato, il giovane ha confessato.

Dalla memoria del telefono cellulare di A. F., gli agenti sono risaliti a una chat, denominata “Il trio che spacca”, dove erano contenuti messaggi chiaramente allusivi alla rapina denunciata dai due minorenni, nonché a precedenti rapine commesse a danno di altri coetanei.

Dal tenore delle conversazioni, è stato possibile dedurre l’esistenza di un gruppo composto da soggetti giovani che si è avvalso del branco per commettere rapine e atti di bullismo. Le ulteriori investigazioni hanno permesso di risalire all’identità degli altri rapinatori, tra cui i quattro minori.

Tre le vittime della baby gang, anche una commessa che il 30 gennaio, a piazza del Popolo, è stata derubata di un cappellino e di una catenina d’oro. Sempre nella stessa zona era stata derubata una vittima delle scarpe, dopo essere stata colpita da calci e pugni.

I piccoli rapinatori, inoltre, usavano vantarsi sui social network delle proprie scorribande fornendo così ulteriori prove ai poliziotti.

Sono ancora in corso indagini volte ad accertare la commissione di altri delitti da parte della baby gang avvenuti a partire dal dicembre 2020.