20 Dicembre 2021 - 7:20 . trieste-salario . Ambiente
Nuove piante, biodiversità e fontanelle che creano paludi: Villa Ada tra bellezze e criticità
Il mese di dicembre ha visto Villa Ada arricchirsi di nuove bellezze che però non nascondono criticità note e che persistono da ormai troppo tempo. Il parco, dallo scorso autunno, è oggetto di un progetto di ripopolamento di alberi volti a sostituire le piante abbattute o morte. Dopo l’installazione di 14 lecci nell’area verde davanti il Casale della Finanziera, nel giardino sono arrivati cinque cedri.
Nuovi cedri a Villa Ada
Gli attivisti di Osservatorio Sherwood hanno seguito la vicenda: “Sulla discesa che dall’ingresso “dei cavalli” porta al laghetto superiore di Villa Ada sono comparsi cinque nuovi piccoli cedri dell’Himalaya“, scrivono in un post su Facebook. Una pianta molto “natalizia”, per caratteristiche e natura: “Hanno una forma piramidale e sono i cedri che crescono più rapidamente”.
Gli attivisti spiegano anche le peculiarità della pianta: “Ha il portamento dapprima eretto. Poi ad una certa altezza la parte apicale presenta una o più biforcazioni che ricadono su se stesse. Anche i rami principali e secondari sono penduli e rivestono la parte eretta formando, alla base, una caratteristica “campanatura”. Un ripopolamento necessario visto che – scrive Osservatorio Sherwood – “in tutta Villa Ada ne era presente solo uno, seppure monumentale, sul vialetto che passa accanto alla recinzione dell’Ambasciata d’Egitto”.
La biodiversità di Villa Ada
Una bella notizia che fa seguito ad un ritrovamento originale rinvenuto sempre a Villa Ada: “Durante una delle nostre passeggiate nel parco, abbiamo trovato su un tronco un fungo molto particolare, il Rhodotus palmatus. Ha un bel colore rosa pesca, con il gambo che secerne delle gocciole acquose rosse”, fanno sapere Arnold Knijn e Amalia Ferretti a Osservatorio Sherwood.
I due studiosi, autori del libro “Funghi a Villa Ada”, ne descrivono le caratteristiche: “E’ un fungo in pericolo di estinzione. Il ritrovamento evidenzia ancora una volta la straordinaria biodiversità di Villa Ada che riesce sempre a stupire, in ogni stagione”. Una legge vieta di raccogliere i funghi e gli altri prodotti del sottobosco nelle aree urbane a verde pubblico, ma questa specie può essere ammirata e fotografata durante le passeggiate nel parco.
Il problema delle fontanelle
Dalle bellezze alle criticità. Osservatorio Sherwood segnala lo stato di degrado ed abbandono in cui versano le fontanelle di Villa Ada. Il parco ne ha diverse, ma mentre alcune sono chiuse, altre provocano allagamenti: “In via Nera sono a secco, invece da altre due esce tantissima acqua”, scrivono. Il riferimento, specificano, “è a quella all’entrata “dei cavalli” che zampilla dal tombino e forma un ruscello che allaga il viale del Servizio Giardini. Inoltre quella vicina alla pista di pattinaggio è circondata perennemente da una palude”.