21 Luglio 2020 - 8:33 . Flaminio . Cronaca
Super esperto per il Tevere che muore, è boom di adesioni alla petizione di Marevivo
Trentamila sì alla nomina di un super esperto per il risanamento del Tevere. È un autentico boom di adesioni quello avuto dalla petizione di Marevivo per ottenere un commissario straordinario che faccia luce sulla morìa di pesci nel fiume che attraversa Roma.
“Marevivo e i Professori della Cattedra di Ecologia dell’Università Tor Vergata di Roma – si legge sulla piattaforma change.org – chiedono con urgenza al ministro dell’Ambiente e al presidente della Regione Lazio la nomina di un commissario straordinario per il risanamento del Tevere”.
La prima ecatombe di fauna ittica risale alla fine di maggio, con il misterioso fenomeno che si è poi ripetuto a distanza di poco più di due mesi. Dalle analisi dei campioni raccolti dall’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio) è risultato che il fiume è in pessimo stato, tra gli inquinanti è stato pure isolato un insetticida fuorilegge dal 2018.
Ma cosa, esattamente, sta uccidendo i pesci? Ancora non c’è una spiegazione definitiva, ma una parziale sì. Secondo i rilevamenti di Arpa e Asl, nel Tevere è presente “un notevole carico organico”, forse legato alle forti precipitazioni avvenute il 4 luglio, che potrebbero aver innescato “fenomeni di anossia“, vale a dire mancanza di ossigeno.
E ora gli ambientalisti tornano all’attacco e puntano a raccogliere 35mila firme – obiettivo quasi raggiunto – per convincere le istituzioni a dare una sterzata nelle ricerche. E nominare un commissario straordinario che prenda in mano la situazione una volta per tutte.
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