21 Luglio 2020 - 9:13 . Guido Reni

Elisabetta Catalano, una vita tra arte e fotografia. Gli scatti in mostra al Maxxi

Fino al 30 agosto arriva un nuovo focus dedicato agli archivi del Maxxi, che questa volta ha per protagonista Elisabetta Catalano, in collaborazione con l’Archivio Catalano.

In particolare, la mostra indaga il rapporto tra la sua fotografia e la performance, proponendo i ritratti di alcuni artisti durante le fasi gestazionali del processo performativo, tra cui Joseph Beuys, Fabio Mauri, Vettor Pisani, Cesare Tacchi.

Ritrattista di fama internazionale, Elisabetta Catalano è considerata la testimone d’eccellenza della vita degli artisti e dei personaggi della letteratura, arte, spettacolo e della cultura in generale che hanno attraversato la storia d’Italia dagli anni Settanta ai giorni nostri. Gli inizi con Vogue Italia, Il Mondo e l’Espresso e tutta la stampa italiana e straniera. Nel 1971 poi il passaggio a Vogue America e a Parigi per Vogue Francia, fotografando per la moda personaggi dello spettacolo e della vita sociale.

Ma il vero esordio della Catalano fotografa è sul set di 8 ½ di Federico Fellini, in cui interpreta il ruolo della sorella di Anouk Aimée. Nel tempo libero sul set comincia a scattare con una vecchia macchina del padre foto che vengono pubblicate sull’Espresso e sul Mondo. Da quel momento in poi nascerà un rapporto speciale con il celebre regista, che la chiamerà a fotografare sul set di altri suoi film. Ma soprattutto si dedicherà definitivamente alla ritrattistica e fotografa nel suo studio di Roma gli artisti più importanti dei movimenti di avanguardia. Ne scaturirà, oltre ai ritratti, un’attiva collaborazione a realizzare opere di arte comportamentale e concettuale. Che al Maxxi vengono messi in mostra.

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