9 Marzo 2020 - 18:30 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Coronavirus, un medico di base: “Così combattiamo l’emergenza Covid-19”
Decine di pazienti sospetti ogni giorno. Centinaia di telefonate preoccupate. Orari di lavoro interminabili e una psicosi generale da gestire in prima linea. La vita del medico di famiglia al tempo del Coronavirus è anche e soprattutto questo.
Ne è un esempio la dottoressa Roberta Boi dello studio medico di via Giacomo Malvano 23 – in zona Ponte Milvio, con tantissimi pazienti in tutta Roma Nord – che lancia un appello: “Se presentate sintomi influenzali non dovete venire qui – spiega –. In questi giorni abbiamo affisso una nota sulla porta per ricordare ai pazienti di non recarsi qui in caso di febbre. Molti però in queste situazioni hanno bisogno del contatto umano e si sono presentati nel nostro studio rischiando di infettare pazienti, medici e operatori”.
L’appello della dottoressa si trasforma in denuncia quando parla dei kit necessari per svolgere il lavoro di medico di famiglia: “Abbiamo bisogno di mascherine, camici monouso, guanti e occhiali ma finora nessuno ce li ha forniti ed è grave, noi siamo in prima linea. Parlando sulle chat con molti medici della zona ho riscontrato la stessa situazione. Dalla Asl ci dicono che a breve arriverà tutto l’equipaggiamento”.
Riguardo al tampone, Roberta Boi spiega: “Lo facciamo solo se il paziente presenta sintomi compatibili col Covid-19, siamo costantemente in contatto con gli ospedali più importanti della città”.
Il Coronavirus sta mettendo a serio rischio la salute degli anziani, ai quali la dottoressa consiglia: “Gli over 65 devono assolutamente restare a casa – ricorda -. Chiamo i miei pazienti ad uno ad uno per ricordarglielo. È importante anche che non si interfaccino con i bambini piccoli, stiamo vivendo una pandemia e dobbiamo rispettare tutte le direttive del ministero della Salute”.
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