“Dal 2012 circa sono stati abbattuti più di 200 alberi. Viceversa, ne sono stati ripiantati solo dieci nel 2014 dal Comune di Roma. E 4 o 5 negli ultimi anni dai privati. Il crollo della qualità della vita a Roma e, nella fattispecie, nel nostro quartiere, è reale ed è sotto gli occhi di tutti. E la totale mancanza di tutela ambientale ne è la prova”.

Lo sa bene Lorenzo Grassi, coordinatore di Osservatorio Sherwood, l’associazione attiva sul territorio per la cura di Villa Ada. Stando al’ultima indagine di ItaliaOggi, condotta in collaborazione con l’università La Sapienza, infatti, la Capitale ha registrato un calo, retrocedendo dal 67° all’85° posto nella classifica delle città italiane per qualità della vita.

E Grassi lo conferma. “La città sembra completamente abbandonata. Non c’è dialogo tra residenti e istituzioni, né tantomeno la voglia di ascoltare. E i cittadini se ne accorgono”. Secondo il coordinatore dell’Osservatorio, infatti, basterebbero pochi interventi mirati (e pochi fondi da impegnare) per dare un’idea di cura e di interesse da parte del Campidoglio. Aggiustare le panchine nei parchi, potare gli alberi in modo continuo, ripulire le fontanelle otturate. La qualità della vita si misura anche tramite le piccole cose. “

Soprattutto la cura delle piante – conclude – che è un dettaglio di cui non ci si accorge sul momento, ma di cui si paga il prezzo più tardi. Ora, per esempio, stiamo scontando vent’anni di mancata manutenzione”.

PARTECIPA al sondaggio di RomaH24

LEGGI l’editoriale (a cura di Luigi Carletti)

LEGGI 10 sfide per la Raggi: le strade colabrodo

LEGGI 10 sfide per la Raggi: più qualità nel trasporto pubblico

LEGGI 10 sfide per la Raggi: alternative alla sosta a pagamento

LEGGI 10 sfide per la Raggi: nuova vita ai progetti per il Pup

LEGGI lo speciale (a cura di Marco Liberati)