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10 sfide per la Raggi: dopo l’assoluzione è l’ora di agire

di Marco Liberati

Il giudizio di assoluzione che ha scagionato la sindaca Virginia Raggi dall’accusa di falso in atto pubblico ha liberato l’attuale consiliatura da un cappio che ne ha limitato la visione temporale sul futuro di Roma. La prima cittadina ha oggi la possibilità di concludere i cinque anni di mandato e completare, almeno parzialmente, le promesse lanciate in campagna elettorale e che le hanno consentito di salire sul colle del Campidoglio.

Non solo il risanamento del bilancio. Quello che serve alla Capitale è una serie di risposte ai problemi quotidiani che i cittadini sono costretti ad affrontare. Per questo abbiamo scelto 10 sfide a cui la sindaca dovrà dare risposta in questi ultimi due anni e mezzo e che interessano direttamente il Trieste-Salario.

La chiusura del Tmb Salario è in cima alle priorità, a fronte delle migliaia di firme raccolte dai comitati e degli insopportabili odori emanati dall’impianto nel raggio di chilometri. Ma sono anche altre le questioni spinose per l’ambiente. Il verde urbano rischia di scomparire: al netto del cambiamento climatico, continua a mancare un’attività preventiva e di monitoraggio per gli alberi, mentre i parchi soffrono per la quasi totale assenza del Servizio giardini.

Le strade e i marciapiedi non sono solo affollati di rami abbandonati, ma abbondano anche di sacchi di rifiuti e oggetti ingombranti abbandonati ogni giorno. A questo si aggiungono poi le questioni legate alla viabilità. La carenza di mezzi pubblici ha aumentato il traffico privato e con questo si è ridotta la possibilità di parcheggiare. I cordoli lungo la zona dell’Africano hanno provocato la rivolta dei commercianti e la soluzione di rendere a pagamento le strisce blu anche per i residenti ha provocato la rabbia degli abitanti, finendo per scontentare tutti. Ma sui parcheggi aleggia la rivoluzione imposta dal Comune, prevista per la metà del 2019. Per limitare gli spostamenti si cancelleranno le strisce bianche e verranno annullati gli abbonamenti da 4 e da 70 euro. Non si ha notizia dell’apertura del parcheggio di piazza Annibaliano, mentre si prospetta la riapertura dei cantieri per i pup, il programma parcheggi urbani.

Sulle vie più belle del quartiere infine, pesa il rischio della speculazione edilizia. Il villino di via Ticino è stato già abbattuto, mentre rimane in forte pericolo Villa Paolina, in viale XXI aprile. Questi rappresentano una schiera di edifici dall’alto valore storico e architettonico che potrebbero fare spazio a nuove costruzioni, con buona pace dell’inserimento di Roma nella lista del patrimonio mondiale Unesco.

LEGGI l’editoriale del direttore Luigi Carletti

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