Il vicepremier Luigi Di Maio lo ha detto chiaramente. Se condannata, la Raggi si deve dimettere da sindaca di Roma. Questo porterebbe automaticamente alla caduta della Giunta e al commissariamento di Roma fino a nuove elezioni. Ma per il Trieste-Salario quali effetti avrebbe?

Formalmente nessuno, perché il minigoverno di via Dire Daua (peraltro a guida Pd) non è investito dall’onda d’urto e resterà in carica fino a fine mandato. Ma, di fatto, il termine dell’esperienza Raggi spedirebbe in congelatore una serie di interventi programmati per il quartiere. Uno su tutti: la sperimentazione sotto Natale della sosta a pagamento in viale Libia e viale Eritrea per i residenti. Il nuovo commissario dovrebbe poi riesaminare la questione della preferenziale protetta proprio in zona Africano.

Ma non solo. Chi sarà designato per il dopo Raggi dovrà pure farsi carico del dossier Tmb, l’impianto Ama di smaltimento dei rifiuti i cui odori nauseabondi investono anche il Trieste-Salario.

Senza contare i macro problemi di Roma. Il commissario si troverebbe a dover valutare l’esito del referendum consultivo su Atac. Che fine farà la consultazione popolare? Che fine farà Roma?

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