24 Settembre 2020 - 16:00 . Trieste-Salario . Salute
Così con le piante si curano emicranie, stress, infiammazioni (e molto altro). A cura della dottoressa Carani della Farmacia Verbano
Continuano gli approfondimenti a cura della dottoressa Carani della Farmacia Verbano su RomaH24. Oggi si parla delle proprietà farmacologiche delle piante.
In tutte le culture le piante medicinali hanno rappresentato un fondamento importante delle terapie mediche. In Occidente la scoperta delle proprietà farmacologiche delle piante è avvenuta gradualmente e progressivamente si sono anche sviluppati molti studi sulle modalità di preparazione e somministrazione dei prodotti fitoterapici.
Negli anni ‘50, dalle ricerche del medico belga Pol Henry, è nata una nuova tipologia di preparati: i gemmoderivati.
Le ricerche di Pol Henry si basavano sulla sua intuizione che i tessuti embrionali delle piante contenevano princìpi attivi diversi dalle altre parti della pianta adulta, sia dal punto di vista qualitativo, che quantitativo. I componenti particolarmente attivi delle parti embrionali, che ne permettono lo straordinario accrescimento, sono costituiti essenzialmente da ormoni vegetali e vitamine.
Mentre la classica fitoterapia ha sempre usato le parti già formate delle piante, come fiori, foglie, radici e cortecce, per preparare estratti e tinture, la gemmoterapia utilizza invece i tessuti embrionali di alberi e arbusti come le gemme e i germogli, ma anche le parti riproduttive, ossia i semi. In due casi questi rimedi sono anche ottenuti dalla linfa dell’albero.
Le formulazioni gemmoterapiche si ottengono con la macerazione di gemme e di parti embrionali di alberi in una soluzione di acqua, alcool e glicerina. Con tale procedimento vengono estratti i principi attivi, che sono molto utilizzati nelle terapie naturali, per affrontare soprattutto forme allergiche e fenomeni di stress.
Inoltre, dalla combinazione di tinture madri e gemmoderivati si ottengono preparati molto usati dai terapeuti, soprattutto nei casi di allergie.
Tra i gemmoterapici più utilizzati ricordiamo:
AESCULUS HIPPOCASTANUM (Ippocastano): molto indicato nelle congestioni venose (in particolare modo agli arti inferiori) e negli sta-ti emorroidari. Uso: 30 gocce tre volte al dì.
RIBES NIGRUM (Ribes nero): il suo macerato è un toccasana contro infiammazioni, mal di testa e stress; coadiuva il sistema immunitario a difenderci dall’influenza e dalle allergie. Uso : 30 gocce 3 volte al dì.
ROSA CANINA: preparato prezioso per il trattamento delle emicranie e cefalee resistenti alla maggiore parte delle terapie classiche ed in quelle in cui è presente una componente allergica. È opportuno associarla, in questi casi, al Ribes nigrum, antinfiammatorio, e alla Tilia tomentosa, sedativo vegetale. Uso: 30 gocce 3 volte al dì.
LINFA DI BETULLA: è un prodotto che si estrae dal tronco dell’omonima pianta la Betula verrucosa. Per tale motivo, è anche conosciuta con il nome di “Betula verrucosa linfa”. Si usa per il trattamento di diversi disturbi. Possiede infatti notevoli proprietà depurative, disintossicanti e diuretiche che aiutano l’organismo a disintossicarsi e per la sua attività drenante viene usato anche come rimedio anticellulite. Uso: da 20 a 50 gocce 3 volte al dì.
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