18 Dicembre 2020 - 15:50 . Trieste-Salario . EXTRANEWS
Com’era 70 anni fa (e com’è oggi) quel ponte nel quartiere dove Aldo Fabrizi inseguiva Totò
di Antonio Tiso
Il Trieste-Salario è stato protagonista nel 1951 di una straordinaria scena di inseguimento: Ferdinando Esposito (Totò) sta cercando di sfuggire a piedi alle grinfie del brigadiere Bottoni (Aldo Fabrizi), di un americano truffato con la famosa “patacca” e perfino di un tassista a cui non è stata pagata la corsa (Mario Castellani).
Scesi dall’auto, i nostri proseguono l’inseguimento verso la zona dell’Africano. Finiranno con il fiatone entrambi, ormai esanimi dalla lunga corsa. Il ladro si arrende alla guardia. Dopo un ultimo esilarante scambio di battute poi i due si avviano su via di Ponte Salario verso un’osteria, dalla cui toilette Ferdinando Esposito fuggirà abilmente.
Nell’immagine che pubblichiamo li vediamo scendere per quella che un tempo era via di Ponte Salario, oggi divenuta un grande cavalcavia. Infatti, laddove correvano Totò e Aldo Fabrizi, ora c’è la circonvallazione Salaria. L’unico edificio che può confermare l’esattezza del luogo è quello che si vede sulla sinistra, in viale Somalia, ma per il resto l’area è ormai irriconoscibile.
Proprio lì, all’epoca del film girato da Mario Monicelli, Guardie e ladri, sorgeva una baracca spontanea, fatta di baracche e case mal costruite.
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